Ferrara, 24 novembre 2010 - Da quando Leo Rossi è alla guida del Ravenna, i romagnoli hanno cambiato passo. Subentrato ad Esposito in fondo alla classifica, sta risalendo con risultati importanti come il prezioso pari di domenica a Salerno: «La nostra rete oltre il 90’, ha impedito un furto — spiega l’allenatore —, abbiamo saputo essere più forti anche dell’arbitraggio, oltre che di un avversario deludente; ma quando vai in certi campi del sud la situazione è sempre sfavorevole».

Sei subentrato con il Ravenna in forte crisi, e dopo poche giornate hai invertito la rotta, arrivando ad affrontare la Spal con sette punti nelle ultime tre giornate...

«Merito dei ragazzi che hanno capito la situazione e mi seguono, ora giocano su livelli consoni alle loro possibilità, prima non succedeva».

Merito anche dell’allenatore quindi, non credi?

«Il mio contributo è stato nel cambiare il modulo, e dare più ordine in campo, e i frutti stanno arrivando».

Domenica affronti la Spal da ex e da ferrarese, non dire che è una partita come le altre...

«Certamente no, ovvio. Però sono un professionista, lavoro per il Ravenna, e farò tutto il possibile per la mia squadra, darò più del massimo anche per dimostrare il mio valore».

Traspare dalle tue parole ancora amarezza per come è finita la tua avventura alla Spal, ora puoi raccontare?

«Vedi, il mistero è che ancora oggi nessuno mi ha spiegato il motivo della mia mancata riconferma. Era stata una stagione positiva, finimmo al terzo posto e la finale play-off sfumò per un nulla. Ancora non mi spiego perchè non mi fu data la possibilità di proseguire quel progetto; avevamo riportato entusiasmo e pubblico al Mazza, ma qualcuno volle bruscamente interrompere questo progetto. Mi consolo pensando che nel ripescaggio dell’anno dopo anche i punti messi a segno in quella stagione hanno avuto un peso importantissimo».

Tornando al derby: conosci la Spal, cosa temi maggiormente dei biancoazzurri?

«Sono una formazione molto robusta fisicamente, e sempre ben disposta tatticamente. L’esperienza poi li porta a gestire ogni situazione nel modo migliore».

Fingi per un attimo di non essere l’allenatore del Ravenna: da sportivo ferrarese la Spal dove può arrivare in questa stagione?

«Credo che abbia tutto per giocarsela fino alla fine. E’ solida e quadrata, quando gioca male strappa un pari, poi dopo aver visto la Salernitana domenica, se mi propongono un confronto mi viene da ridere».

Come vanno Fonjock, Cazzola e Gardella che ha Ferrara non hanno certo lasciato ricordi entusiasmanti?

«Fonjock gioca sempre e bene, gli altri due sono in crescita e si stanno ritagliando spazi importanti».