Ferrara, 5 maggio 2011 - Fabio Artico non si capacita: «Io la Spal la vedevo proprio bene - dice l’ex centravanti biancazzurro, domenica avversario con la maglia dell’Alessandria - e in grado di lottare per il primo posto. Credo che perdere Cipriani senza sostituirlo adeguatamente sia stata la causa principale del suo calo nel girone di ritorno».

Però Remondina non dispera, nei playoff...
«Magari la Spal venisse qua per vincere. Noi facciamo fatica con le squadre che vengono a difendersi, forse perchè il nostro maggiore difetto è che siamo un po’ piatti, prevedibili. Siamo molto solidi, fortissimi in difesa, ma un po’ scontati. Se la Spal venisse a giocare a viso aperto ci troveremmo meglio».

Proverà a vincere...
«La capisco, potrebbe farcela, anche se la vedo dura. Le mie favorite sono Verona e Salernitana. E occhio al Gubbio, non è ancora in serie B e rischia...».

Voi come state?
«Fino a domenica bene, poi abbiamo toppato Monza. Capita, ma contiamo di riprenderci subito. Non credo che avremo problemi a entrare nei playoff, ma ci terremmo al terzo posto che ci darebbe vantaggi in semifinale».

Quanti anni, Fabio?
«Ne ho fatti 37 a dicembre. Aumentano le primavere e diminuiscono i gol, solo 7 quest’anno. Ma quasi tutti entrando dalla panchina nel finale e quasi tutti decisivi, quindi ottimi gol. Mi paragonano all’Altafini della Juventus, qui».

Ha giocato poco?
«Dall’inizio non più di dieci partite, anche se ora sto giocando dall’inizio alle spalle di Scappini».

Perchè?
«Mister Sarri vuole una prima punta che stia in area di rigore senza venire incontro, e quella non posso essere io, e una seconda che rincorra il mediano, e nemmeno quella sono io. Con tutto questo, però, se da grande farò l’allenatore mi ispirerò a Sarri, condivido molte delle sue idee. Ci manca solo un pizzico d’estro in più».

Quello di Artico?
«Non so. Comunque la squadra è molto regolare. Pochi gol al passivo, poche sconfitte, e quando c’è stata la crisetta abbiamo limitato i danni con 7 punti in 7 gare».

Nelle sue 7 di crisi la Spal ha fatto un punto...
«Noi 28 all’andata e 23 a due turni dalla fine nel ritorno. Non siamo spettacolosi, ma concreti e cinici sì».

Pubblico?
«Pochi, 1800 di media, ne venivano di più in serie D. Contribuiscono tessera del tifoso, Sky e una società che non piace alla piazza. Qui sono falliti 7 anni fa e rivedono certi fantasmi. Questa però è una partita decisiva e verranno almeno in 3mila».

Negrini?
«E’ stirato, non ci sarà».