Ferrara, 8 giugno 2011 - Cristian Antonio Agnelli è il primo nuovo giocatore della Spal ad aver già apposto la firma sul contratto per il 2011-2012. Il suo arrivo da tempo non era più un mistero, ma ora ha anche i crismi dell’ufficialità: « E’ vero — dice il regista, foggiano di nascita, classe 1985 —, un paio di settimane fa il mio procuratore Michele Ruggiero ha chiuso e ho firmato un biennale. Sono molto felice di tornare al nord e spero di rilanciarmi dopo una stagione poco brillante».

A Barletta ha giocato poco...
«Sì, 19 presenze, ma nel finale soprattutto entrando dalla panchina. Non è stato un anno buonissimo, ma questo accresce soltanto la mia voglia di ripartire al più presto. Aspetto i programmi».

Sa che c’è un cantiere societario ancora aperto?
«Sì, ho saputo, anche della penalizzazione futura. Mi sento spesso col mio amico ed ex compagno di Foggia Davide Colomba, che mi aggiorna su quel che succede».

Handicap fastidioso?
«I punti servono sempre, tutti, ma possiamo solo sperare che la società sistemi le sue cose e poi vedremo di recuperarli sul campo».

Che le dice Colomba?
«Mi parla bene dell’ambiente, che reputa ottimo. Mi ha raccontato che secondo lui la squadra quest’anno c’era, che infatti era partita forte, e che poi ha avuto una crisi che nemmeno lui riesce a spiegarsi. Hanno perso l’orientamento con una serie di sconfitte consecutive e poi hanno faticato a riprendersi».

Potrebbe ritrovarlo come compagno...
"Penso di sì, so che ha un altro anno di contratto".

Sa che potrebbe ritrovare anche l’altro compagno del centrocampo del Foggia, Velardi?
«Magari, è un gran bel giocatore. Non è un caso che sia salito lui di quel Foggia in serie B. A Modena è rimasto un po’ chiuso, forse anche perchè è in prestito dal Palermo. Ma sarebbe un bell’acquisto per la Spal».

Che giocatore è?
«Intanto è un bravo ragazzo. Poi è uno che sa fare l’incontrista ma è anche capacissimo nel salire e inserirsi coi tempi giusti per fare gol, soprattutto di testa. A Foggia fece una stagione splendida dopo essere arrivato a gennaio ed essersi ambientato. E’ più di 1,80 e ha gran facilità di corsa e fisicità».

E Agnelli che giocatore è?
«Un centrocampista puro che si sa adattare a tutti i moduli. Nel centrocampo a tre posso fare il centrale e la mezz’ala destra, in quello a quattro il centrale di destra, e quest’anno facevamo il 4-2-3-1 e sono stato uno dei due mediani davanti alla difesa».

Ambizioni?
«Molte. Vorrei prima o poi tornare a giocare in serie B e sono convinto che anche la Spal non abbia voglia di rimanere a lungo in Lega Pro. Diciamo che essere competitivi per i playoff sarebbe già un’ottima cosa».

Sapeva da molto di questa trattativa?
«Sentii parlare di Ferrara per la prima volta l’estate scorsa, ma da lontano. Poi a gennaio ci fu una trattativa, avrei anche potuto venire subito. Ma la Spal propose uno scambio e anche il Barletta aveva troppi giocatori, così non se ne fece nulla. Ora mi ero svincolato».

Cosa si sente di promettere?
«Impegno e corsa su tutto, poi spero anche un po’ di qualità. Ma in questo calcio, se non corri non vai da nessuna parte».