Spal, Vecchi. "Bravo Semplici ad aver messo Missiroli in regia"

Stefano Vecchi, bergamasco dal cuore biancazzurro, ha visto la partita con la Dea: "E mi sono divertito. Petagna goleador? Gli mancava solo quello"

Simone Missiroli contrasta il Papu Gomez (foto Businesspress)

Simone Missiroli contrasta il Papu Gomez (foto Businesspress)

Ferrara, 12 febbraio 2019 - UN bergamasco dal cuore biancazzurro come Stefano Vecchi non poteva assolutamente perdersi la gara tra Atalanta e Spal. All’Atleti Azzurri d’Italia, il tecnico ha colto diversi spunti interessanti, applaudendo la squadra di Semplici a prescindere dal risultato. «Innanzitutto, mi sono proprio divertito – assicura –. Ho assistito ad una bellissima partita, e il merito è anche della Spal, che a differenza di diverse ‘big’ è riuscita a mettere in difficoltà l’Atalanta».

Il piano tattico studiato da mister Semplici stava funzionando...

«Vero, la gara era stata impostata nel modo giusto, e il gol di Petagna la stava indirizzando nei binari auspicati dai biancazzurri. Ricordo pure qualche occasione per raddoppiare, anche se non dobbiamo dimenticare il miracolo di Viviano sul Papu e altre situazioni in cui la Dea poteva pareggiare già nel primo tempo».

Nella ripresa poi Ilicic e Zapata hanno ribaltato il risultato. Come doveva muoversi la difesa della Spal in quelle circostanze?

«La retroguardia si è fatta sorprendere da due palle lanciate sopra la linea. Diciamo che i difensori hanno rischiato un po’ troppo restando così alti, soprattutto perché l’Atalanta ha una serie di giocatori con doti atletiche eccezionali che in campo aperto sono davvero difficili da contrastare».

Errori difensivi a parte, che Spal ha visto?

«Il giudizio non può che essere positivo, perché giocarsela alla pari con l’Atalanta di questi tempi non è da tutti. La Spal ha davvero avuto l’opportunità di strappare qualche punto, poi gli episodi hanno spostato gli equilibri dalla parte dei nerazzurri».

Ritiene che il club sia maturo per consolidarsi in Serie A?

«A Ferrara la dirigenza sta lavorando molto bene, innanzitutto rinnovando costantemente la fiducia a un allenatore che ha dimostrato di meritare la categoria. L’organico è completo e costruito bene, anche perché non ci si affida più solo su Lazzari, ma sono diversi i giocatori in grado di decidere le partite».

Che idea si è fatto della lotta per non retrocedere?

«Per quello che ho visto, la Spal ha tutte le carte in regola per salvarsi con qualche giornata di anticipo. È chiaro però che deve fare attenzione, perché ha sei squadre alle spalle ma i punti di vantaggio sono pochi».

Tra i giovani più interessanti della Spal ci sono Bonifazi e Murgia, che lei ha osservato da vicino ai tempi della Primavera...

«Vero, sono ragazzi davvero interessanti, che hanno trovato a Ferrara il contesto ideale per consacrarsi».

Si aspettava che Petagna diventasse un goleador?

«Lo speravo, perché gli mancava solo quello per diventare un grande attaccante. Non gli resta che continuare così».

La novità tattica più interessante però è la trasformazione di Missiroli da mezz’ala a regista. Le è piaciuto?

«Tantissimo. Non lo avevo mai visto in quel ruolo, e devo ammettere che riesce ad abbinare tecnica e fisicità, senza dimenticare che stiamo parlando di un giocatore dotato di grande esperienza e intelligenza. Complimenti al mister per aver trovato una soluzione di questo tipo».