Cristofori cerca l’impresa: venerdì sfida Prodan

Il Drago di Porotto sul ring a Milano nella semifinale del torneo per pesi welter. In palio il pass per la finalissima che vale il titolo internazionale Ibf

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Mancano due giorni al match che può cambiare la carriera di Nicola Cristofori, che venerdì sera all’Allianz Cloud di Milano affronterà Maxim Prodan nella semifinale del prestigioso torneo dedicato ai pesi welter (ideato da Opi Since 82 e Matchroom Boxing Italy) che mette in palio il pass per la finalissima che vale il titolo internazionale Ibf. Particolare non trascurabile, il campione in carica è proprio Prodan, un picchiatore per il quale parlano i numeri: 18 vittorie (14 delle quali prima del limite), un pareggio e nessuna sconfitta. Il pugile nato in Ucraina ma milanese d’adozione rappresenta una montagna da scalare per il Drago di Porotto, che in diretta su Dazn proverà a sovvertire il pronostico costringendo il suo avversario alla prima battuta d’arresto in carriera e gettando le basi per la conquista della cintura nei primi mesi del 2021 (l’altra semifinale metterà di fronte Dario Morello e Andrea Scarpa). Lo staff di Cristofori è consapevole della difficoltà dell’incontro, da affrontare con un piano tattico molto preciso. "Siamo pronti per la battaglia – afferma il tecnico Roberto Croce –. Siamo in partenza per Milano, dove sono in programma conferenza stampa, peso e visite di rito che precederanno la grande serata (indicativamente il match comincerà alle 22, ndr). Si profila un quadrangolare molto bello, che cominceremo affrontando il più forte di tutti. L’incontro è sulle 10 riprese, ed è chiaro che l’obiettivo è portare l’incontro fino alla fine provando a spuntarla ai punti. Prodan è un pugile molto tosto, che vince i suoi incontri più o meno sempre allo stesso modo. Sfruttando al massimo la sua potenza. Nicola invece è più tecnico e fantasioso, oltre a possedere un’abilità fenomenale nello schivare i colpi. È molto più alto rispetto all’avversario, con lunghe braccia che possono permettergli di tenerlo a distanza. Il match si giocherà sulla capacità di Cristofori di reggere la tensione dal punto di vista fisico e soprattutto mentale per 10 round. Se riuscirà a non farsi condizionare dallo stress di essere attaccato costantemente da un cliente così scomodo, allora ce la possiamo davvero fare. Siamo consapevoli di quanto sia complicata questa sfida, ma ha lavorato alla grande con me e col preparatore atletico Matteo Guerzoni, e sono convinto che abbia le carte in regola per compiere l’impresa aprendo scenari estremamente luminosi per il futuro".

Nella foto:Roberto Croce, Nicola Cristofori e Matteo Guerzoni.

Stefano Manfredini