Sono davvero tanti gli ex spallini che nelle ultime settimane hanno festeggiato la promozione con le rispettive squadre. Giacomo Poluzzi, Tommaso Silvestri e Mirco Antenucci sono stati tra i gli artefici del salto in serie B di Sudtirol, Modena e Bari, e quindi la prossima stagione potrebbero tornare al Mazza da avversari. L’ultimo turno del campionato cadetto invece ha decretato la promozione in A di Lecce e Cremonese, che hanno in organico numerose vecchie conoscenze del club biancazzurro. Tra i salentini, la rivelazione del torneo è stata senza dubbio Gabriel Strefezza. Il brasiliano, ceduto a prezzo di saldo dalla Spal la scorsa estate, in giallorosso ha disputato una stagione da urlo. Schierato esterno d’attacco nel 4-3-3 di mister Baroni, Strefezza ha messo a segno la bellezza di 14 gol (senza rigori) chiudendo al secondo posto assoluto della classifica marcatori alle spalle del compagno di squadra Coda e attirando l’attenzione di diverse società importanti del massimo campionato.
Il Lecce aveva in organico altri due ex spallini, che a differenza del brasiliano però hanno collezionato soltanto una manciata di gettoni senza lasciare il segno. Si tratta di Lorenco Simic e Raul Asencio, che difficilmente rientreranno nei progetti futuri dei salentini. Nella formazione tipo della Cremonese invece figuravano ben tre giocatori che i tifosi della Spal ricordano con affetto.
Innanzitutto Michele Castagnetti, che a 32 anni ha conquistato la terza promozione in serie A, sempre da protagonista. Il regista di Montecchio Emilia fu il perno del centrocampo di mister Semplici tra il 2015 e il 2017, gli anni dell’indimenticabile cavalcata dalla Lega Pro al massimo campionato. La stagione successiva fu il playmaker dell’Empoli di mister Andreazzoli che vinse la cadetteria, ma come accaduto a Ferrara non gli fu concessa la possibilità di mettersi alla prova in A. Così, Castagnetti è ripartito dalla Cremonese, con la quale al quarto tentativo ha staccato il pass per il campionato più importante. Con la speranza finalmente di poterci giocare. Oltre a lui, mister Pecchia ha puntato forte sue due difensori che hanno militato in biancazzurro la scorsa stagione. Stiamo parlando di Caleb Okoli e Leonardo Sernicola, tra i pochissimi a salvarsi nella Spal senz’anima guidata prima da Marino e poi da Rastelli. Okoli ha fatto un ulteriore salto di qualità, è un punto fermo della Nazionale under 21 e sono in molti a scommettere che farà una grande carriera. Sernicola è maturato più tardi, ma dopo una stagione positiva a Ferrara si è consacrato definitivamente in grigiorosso giocando praticamente sempre, con un rendimento costante a prescindere dalla fascia di competenza. Erano in prestito ma non è stato possibile trattenerli, un vero peccato.
Stefano Manfredini