D’Auria: "Il futuro? Prima vediamo chi ci aiuta"

Top Secret, il presidente dopo l’eliminazione: "Rispetto al passato non mi fiderò più solo di qualche promessa. Leka e lo staff punti fermi"

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Si è chiusa anzitempo la turbolenta stagione della Top Secret, eliminata al primo turno playoff da un’Assigeco Piacenza che ha strameritato l’approdo alla semifinale. Dopo una regular season conclusa in crescendo, il Kleb ha completamente steccato l’approccio alla fase decisiva del campionato, travolto da un avversario che ha messo in mostra un basket di altissimo livello e che potrà recitare un ruolo da mina vagante da qui in avanti. A Ferrara, invece, non resta che assorbire il colpo e pensare già a programmare il futuro, che potrebbe vedere un ridimensionamento del budget: "Ci aspettavamo qualcosa in più, specialmente ai playoff – è il commento del presidente D’Auria all’indomani dell’eliminazione –, ma in ogni caso non ritengo che la nostra sia stata una stagione fallimentare. Avevamo battuto agevolmente Piacenza nella fase ad orologio, probabilmente pensavamo di avere un cammino più in discesa. Invece l’Assigeco ha meritato di passare il turno".

Nelle due sfide della Giuseppe Bondi Arena è mancato l’apporto di Demario Mayfield, che il patron biancazzurro aveva criticato duramente nell’immediato post partita di gara 4: "Non mi voglio rimangiare le parole, quella è stata una dichiarazione figlia della rabbia per essere stati eliminati, ma penso che Demario sia stato uno dei migliori americani che siano passati a Ferrara negli ultimi anni. Purtroppo ci è mancato nella fase che più contava, ma se avesse messo quel canestro probabilmente staremmo facendo altri discorsi".

D’Auria torna quindi sulle scelte fatte in sede di mercato: "Le rifarei tutte, col senno di poi è facile parlare... Gli infortuni ci hanno scombussolato i piani, penso alla situazione di Fabi che tuttora ritengo un grandissimo giocatore ma non abbiamo avuto a disposizione per diverse partite. Uno come lui fa fatica a tornare in forma in brevissimo tempo, fossimo andati avanti lo avremmo sicuramente recuperato al meglio". Poi, uno sguardo al futuro, con la Top Secret che ripartirà ancora una volta da Spiro Leka in panchina: "Lo staff tecnico è un punto fermo, lavoriamo insieme da anni e abbiamo trovato la giusta chimica. Il coach non si muove da qui. Per quanto riguarda il discorso societario invece, bisogna capire effettivamente quali saranno le forze in campo. In quattro anni ho sentito tante promesse, ma di fatti ne ho visti ben pochi, non smetterò mai di ringraziare i fidati Mazzoni e Benini che mi stanno accompagnando in questo percorso. Al momento non abbiamo certezze, quindi il futuro non riesco ancora a progettarlo, ci prendiamo quindici giorni per riflettere su come muoverci". Sullo sfondo, la cordata di imprenditori ferraresi pronti a sostenere le sorti del Kleb: "Non commetterò più l’errore di quest’anno, ovvero quello di avventurarmi in una stagione di alta classifica con poche certezze sul piano economico. Chi ci vuole aiutare, viene da me e firma il suo contratto di sponsorizzazione. Delle promesse non me ne faccio più nulla. In base a quello che avremo in mano costruiremo il roster di conseguenza".

Jacopo Cavallini