De Rossi: "Questo Parma va affrontato così"

Il tecnico: "Non sono un integralista del possesso palla, quando hai avversari superiori nel palleggio devi adattarti. Ragazzi bravissimi"

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CALCIO

Anche Daniele De Rossi può tornare a sorridere. Dovevate vederlo e sentirlo, com’era infuriato quando sull’uscita forzata di Celia non si trovavano i parastinchi di Tripaldelli, e lui ululava al sole e alla luna in quei due minuti con la Spal costretta in dieci contro undici… Un leone arrabbiato, che alla fine si mostra decisamente sollevato dalla vittoria: "Non è che non mi piacciano le partite giocate in difesa e con possesso inferiore alle avversarie, o che io detesti impostare certe gare così – spiega –. Penso solo che se giochi come ha fatto il Parma oggi, sulla lunga hai probabilità di vincere più spesso. Oggi però l’avevamo preparata così. Il Parma ha tantissima qualità tecnica, per me si salverebbe comodo comodo in serie A con questo organico, e sarebbe stato sbagliato affrontarlo frontalmente. Così ho scelto una squadra capace di darmi profondità nelle ripartenze, accettando che il possesso fosse soprattutto del Parma, anche se avevamo iniziato con 4 minuti di aggressione e recupero palla in alto. Ma eravamo consapevoli della forza nostra e dell’avversario. Non sono un integralista ottuso: se vado a Parma posso concepire una partita così, contro altri avversari invece conviene giocare diversamente. Il calcio che amo è quello che mi fa vincere, non quello che mi fa tener palla e basta". Come ha visto la squadra? "Questi ragazzi mi commuovono ogni volta. Ho visto cose da calcio anni Ottanta, oggi nei miei. Avreste dovuto sentirli in panchina accanto a me, per non parlare di Celia, che sta al mio fianco tutto il tempo con le stampelle dopo una brutta botta al ginocchio che qualche timore lo può destare, anche se voglio aspettare gli esami. Per il resto io penso che avessimo fatto bene anche con Palermo e Modena, e in parte a Brescia. La mia squadra deve saper essere tante cose: non basta salire dal basso e non mi vergogno certo di impostare un incontro come quello di oggi".

La scelta di Rabbi per La Mantia?

"Rabbi è il migliore che ho per attacco alla profondità e contro avversari bravi a palleggiare ho accettato di farmi schiacciare e andarmela a prendere con lui. Ho voluto evitare il braccio di ferro con le qualità tecniche del Parma. Fatemi parlar bene anche di Tripaldelli per come è entrato a freddo".

Era un 5-4-1?

"Con le rotazioni pensate e Peda che faceva quasi il terzino giocando più largo e aggredendo più alto, direi più un 4-5-1, ma siccome oggi ho vinto e sono contento vi lascio dire… Mi aspettavo questo Parma e sapendo che i giocatori di gran qualità come i loro amano tener palla più che correre, ce la siamo giocata così. Se fossimo usciti ragionando di più avremmo potuto anche tenere il pallino del gioco meglio, ma non mi posso lamentare di questi ragazzi, sono davvero fantastici".

Mauro Malaguti