La tavola rotonda del Seminario arcivescovile, coordinata da Alberto Lazzarini e impreziosita da Mauro Malaguti e don Massimo Vacchetti, è stata l’occasione per conoscere il lato spirituale di alcuni personaggi dello sport di casa nostra. Per esempio Alessandro Duran, ex campione del mondo di pugilato che ha sempre avuto un rapporto molto forte con la fede: "Il mio è stato un percorso lungo, duro e difficoltoso – ha ricordato –, nel quale sono caduto e mi sono rialzato tante volte. Del resto, sono convinto che un vero campione si veda soltanto dopo una sconfitta. La mia più grande fortuna è stata quella di avere una famiglia solida alle spalle, a partire da mio padre. La sua morte fu il mio momento più difficile della mia carriera, e in quel periodo così doloroso trovai la forza di andare avanti anche grazie alla fede. Portavo sempre il Vangelo con me assieme agli attrezzi del mestiere: è stato importante essere un cattolico praticante". Significativo il contributo di Sara Bonora, allenatrice e atleta di Ferrara Tchoukball: "Il fair play play e il rispetto dell’avversario sono valori fondamentali della nostra disciplina – ha spiegato –. Anzi, abbiamo addirittura una carta etica che tutti gli atleti devono rispettare, e questo ci differenzia dagli altri sport. Inoltre, a Ferrara il nostro movimento è nato in parrocchia". Anche Andrea Gazzoli ha sottolineato di essere cristiano, e di avere un amore viscerale per le regole. "Sono un amante delle regole, mi piace rispettarle e trasmettere questo valore – ha assicurato il direttore generale della Spal –. Nel calcio questo si lega al concetto di sostenibilità, che purtroppo si sta perdendo. Nella nostra società cerchiamo invece di lavorare pensando al futuro, e proprio in quest’ottica stiamo continuando ad investire negli impianti del territorio. L’ultima acquisizione della Spal è il centro sportivo di Malborghetto".
s.m.