Dopo mesi sofferti, tutte le gioie concentrate nelle gare finali. E Venturato azzecca la mossa di Pinato come trequartista

Gioca bene, segna due gol, coglie tre pali, vince. Se c’erano dubbi, nella sua unica partita a mente sgombra la Spal spiega quanto la tranquillità psicologica conti nel calcio, e come senza ansie si possano meglio dispiegare anche le qualità tecniche. Con sette insperati punti nelle difficilissime tre partite finali i biancazzurri hanno concentrato nel finale le non molte gioie per i loro tifosi: a Benevento erano in 72, buona parte dei quali giunti in ampio ritardo a causa di un maxi-ingorgo in autostrada. Anche a Venturato è stata donata una soddisfazione: il 2-1 del "Vigorito" consente al tecnico di chiudere con 22 punti in 20 partite, eguagliando così sotto lo striscione del traguardo la medesima media-partita di 1,11 del predecessore Clotet. Il gran finale della Spal marca un vantaggio di 7 punti sulla zona playout, tanto vicina sino a 180 minuti fa, e di fatto condanna il Frosinone all’esclusione dai playoff e il Benevento al settimo posto. Giusto così, perché Venturato ha preso l’ultima gara più sul serio di Caserta. L’allenatore della Spal ha messo in campo la stessa squadra di sabato scorso, con le sole defezioni forzate di Zanellato e Meccariello, sostituiti da Mancosu e Vicari. Caserta invece ha cambiato di più, ma il meglio il suo Benevento lo ha dato solo quando Letizia, Ionita e Farias si sono alzati dalla panchina. Venturato si è concesso un esperimento, uno solo: Mancosu mezz’ala destra, ruolo che l’ex leccese conosce già, per lasciare Pinato sulla trequarti. L’ha azzeccata perchè Pinato da fantasista ha fatto bene. E’ stata la gran serata di Finotto, con una doppietta e un incrocio dei pali: il gol gli mancava da Pordenone, seconda di ritorno. Dopo un serrate del Benevento, in cui Thiam si è costretto a rimediare a un paio di propri errori con parate complicatissime in mischie che son sembrate anche caricare i locali, la Spal ha sfiorato anche il 3-1 con un contropiede concluso da Pinato sull’esterno della rete. Finisce così con il Benevento alla quarta sconfitta nelle ultime cinque contestato dai suoi tifosi alla vigilia dei playoff, mentre la Spal manda in archivio un campionato troppo sofferto con una conclusione, questa sì, più che degna. Se ne riparlerà poco prima di Ferragosto. Di qui ad allora Tacopina proverà a rilasciare una Spal in versione più competitiva e meno dimenticabile.

m. m.