E’ Meccariello il simbolo di una Spal che lotta

Alternato spesso in difesa con Capradossi e Vicari, si è ben presto rivelato fondamentale fornendo maggiori garanzie dietro

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La Spal che resiste, lotta e non si arrende ha gli occhi spiritati di Latte Lath che incorna il Brescia e quasi non si rende conto di quello che è accaduto. Ma ha anche la faccia la duro di Biagio Meccariello, che ha finito la gara del Rigamonti festeggiando a braccia alzate sotto il settore ospiti con una vistosa fasciatura alla testa. Aveva iniziato la stagione nel Lecce, dove era stato un punto fermo per tre campionati. Quest’anno invece mister Baroni non lo considerava un titolare, così il difensore classe 1991 si è ritrovato a prendere una decisione difficile: restare in Salento da comprimario in una squadra che destinata a giocarsi la promozione in serie A oppure ripartire da zero a Ferrara sgomitando nei bassifondi della classifica? Lo scorso gennaio, Meccariello non ha avuto dubbi. Scommettendo sulla Spal con l’obiettivo di tornare protagonista. Con tre centrali potenzialmente titolari per due posti, spesso e volentieri mister Venturato lo ha alternato con Capradossi e Vicari. Ma tirando le somme, è con Meccariello che la retroguardia della Spal ha fornito le maggiori garanzie. Pur senza fare nulla di straordinario, l’ex difensore del Lecce ha sempre risposto presente. Aggiungendo personalità ed esperienza ad un reparto che aveva bisogno di un leader riconosciuto. Tanto che al suo fianco pure i compagni tendono a migliorare il proprio rendimento, a partire da Capradossi. Se a centrocampo e in attacco – per motivi diversi – nelle ultime giornate l’allenatore sarà costretto a mischiare nuovamente le carte, la difesa schierata al Rigamonti appare la più affidabile possibile e si appresta ad essere confermata a pieni voti. Con Capradossi e Meccariello al centro e Dickmann e Celia sulle fasce, tutti autori di una prestazione gagliarda contro un attacco temibile come quello del Brescia.

Un discorso a parte va fatto per il portiere. Per la seconda gara consecutiva è stato schierato Thiam, che da una dozzina di partite era stato superato nella gerarchia da Alfonso. Demba si è dimostrato all’altezza della situazione sia col Crotone – tenendo a galla a più riprese la Spal nel primo tempo – che col Brescia, ma mister Venturato ha sottolineato che la decisione di puntare su di lui è stata dettata innanzitutto dalle condizioni precarie di Alfonso che dopo l’influenza non aveva ancora recuperato al 100%. Cosa succederà quindi sabato prossimo col Frosinone? Le parole del tecnico lasciano pensare al rientro di Alfonso, ma Thiam – che ha giocato 17 gare su 36, e ha difeso i pali biancazzurri in occasione di quattro delle sette vittorie conquistate nel corso del campionato – conta di essersi meritato la fiducia e quindi essere confermato titolare nelle ultime giornate.

Stefano Manfredini