Eccellenza: tutti in campo alle 15,30. Sant’Agostino cerca il bis col Mezzolara: "Loro forti e organizzati, è un banco di prova»

Il ds Secchieroli: "E’ una squadra che accetta la sfida del gioco e ha un portiere che partecipa alla manovra".

Sant’Agostino cerca il bis col Mezzolara: "Loro forti e organizzati, è un banco di prova"

Il tecnico del Mezzolara Galletti, lo scorso anno al Masi Voghiera (Foto Bp)

Prima partita casalinga del campionato per il Sant’Agostino, che alle 15.30 se la vedrà con il Mezzolara, retrocesso dalla Serie D ma con velleità di risalita.

La formazione bolognese è allenata da Nicola Galletti, l’anno scorso esonerato dal Masi Torello Voghiera, mossa che poi non servì a salvare la categoria; Galletti si è portato da Masi uno dei giovani più brillanti, Simone Salonia; in più c’è Karapici, un attaccante che ha il fiuto del gol, ex Masi e Portuense.

Il Mezzolara è stato molto attivo sul mercato, tra gli acquisti ricordiamo Tommaso Battisti, ex Rimini, e Riccardo Ceccarelli, ex Reggiana.

"Scorrendo i nomi della rosa sembra una squadra competitiva, poi sarà il campo a stabilire le gerarchie – afferma l’allenatore Cristiano Bolognesi – prevedo un campionato contrassegnato dall’equilibrio. Siamo partiti con il piede giusto, bisogna però dare continuità".

I ramarri infatti domenica scorsa hanno espugnato Sant’Alberto, campo dove l’anno precedente avevano subìto una dura lezione, con gol dei nuovi acquisti Cazzadore e Anostini.

L’ex bomber del Masi è in gran forma, mentre il gemello del gol Vanzini e il giovane attaccante scuola Spal, Roda, lamentano qualche problema muscolare, ma non si dispera di recuperarli in extremis.

"Il Mezzolara è un bel banco di prova – evidenzia il direttore sportivo Marco Secchieroli – squadra forte e bene organizzata.

E’ allenata da un tecnico che stimo come Galletti, che sa dare una precisa identità alle sue squadre. E’ una formazione che accetta la sfida del gioco".

Domenica a Budrio si è salvata nel recupero in casa nel derby bolognese contro l’Osteria Grande, trovando il gol solo in extremis.

"E’ vero, il gol di Karapici è arrivato al 46’ del secondo tempo, ma è altrettanto vero che poi poteva ribaltare il risultato.

Ha tanti giocatori bravi, oltre al ricordato Karapici, ha due esterni decisamente forti e un portiere di livello come Farinelli, ex Granamica, che gioca bene anche con i piedi e si sa che nel calcio moderno anche i portieri devono partecipare alla manovra che parte dal basso".

Franco Vanini

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