Ferrara Match Race, 40 equipaggi hanno colorato l’ippodromo: vince Leo Fabbri

I cavalli questa volta erano solamente sotto il cofano. Domenica l’ippodromo Cesare Fiaschi ha fatto le veci di un circuito automobilistico in maniera esemplare, ospitando la seconda edizione della ‘Ferrara Match Race’, uno degli appuntamenti organizzati dal Club Officina Ferrarese del Motorismo storico. "Si tratta – spiega il presidente del Club Riccardo Zavatti (foto) – di un appuntamento a cui i nostri soci e non solo tengono moltissimo. Quest’anno, abbiamo avuto l’opportunità di vedersi ‘sfidare’ 40 equipaggi con macchine molto particolari, in una gara di regolarità molto affascinante proprio perché disputata in un luogo che, generalmente, non è frequentato dalle auto storiche". Il punto d’orgoglio che Zavatti rivendica è legato alla "grande partecipazione che, nonostante tutto, è stata molto importante, specie da fuori Regione. Possiamo dire infatti che abbiamo equipaggi provenienti da tutt’Italia". Il podio è da un lato una conferma di alcuni nomi di grido, dall’altro una scoperta di nuovi regolaristi del vivaio dell’Officina Ferrarese. Il gradino più alto è calcato da Leo Fabbri, pilota ufficiale Volvo, a bordo di una Volvo Amazon del ’62. A seguire l’equipaggio formato da Francesco Casillo e da Vito Carrieri (su una Mini minor Mk1) e dall’equipaggio formato da Gianluigi Scarpari e da Alda Tonon su una fiat Barchetta. Da punto di vista tecnico, gli 880 metri della pista, suddivisi in cinque settori di 176 metri ciascuno, da percorrere ognuno nel tempo di 20’’ (venti secondi), sono stati percorsi contemporaneamente da cinque concorrenti che hanno preso il via ognuno da una delle postazioni.