Garanzia Berisha: con lui è più facile sognare la serie A

Berisha delle mie brame, resti il più bravo del reame... Nessuno come Etrit, evidentemente, e ha ben ragione Marino di ‘gufare’ un’eventuale partenza del nazionale albanese. Che un giocatore di spicco numero 1 della rappresentativa del suo paese aspiri a ritagliarsi un posto ai più alti livelli è legittimo, ma proprio uno strappo in favore della Spal che ha creduto in lui al momento del suo addio all’Atalanta non lo può fare? Si metta una mano sul cuore, Etrit, con Petagna unico eroe della disfatta appena vissuta dai colori biancazzurri. Oltretutto impossibilitato a prender parte alla via crucis conclusiva da una frattura malandrina, senza la quale sicuramente la Spal avrebbe alleggerito qualche passivo, Berisha ha l’occasione per provare a rientrare al piano superiore assieme al suo club. Che di suo lo accoglierebbe a braccia aperte, perché quelle di Etrit, di braccia, "valgono come minimo 5-6 punti in più”" per citare un alto dirigente dei biancazzurri. A Udine, quando in avvio dei due tempi la Spal è stata presa d’infilata dai bianconeri, le manone di Berisha hanno scongiurato la capitolazione. Ma gli tirano addosso, come i cronisti di giornata hanno adombrato, o è lui bravo a trovarsi dove la palla può arrivare? Chi lo ha seguito l’ultimo anno non ha dubbi, al riguardo. Dunque Etrit, e mettiamocela, questa mano sul cuore. Tanto il suo ct albanese Edy Reja è... nato qui, e di certo la segue più facilmente a Ferrara che in una A sparsa per il mondo. Nè le farà perdere il posto tra le Aquile per essere rimasto a dare una mano alla ‘sua’ Spal. Coraggio. Perché già bussa alla porta Vigorito, guardiano di Marino anche in passato a Vicenza. Ci pensi un’ultima volta. E’ vero, il calcio romantico è tramontato. Ma il cuore a volte è muscolo capace di miracoli. O no?

Mauro Malaguti