I rinforzi non frenano la caduta: 5° tonfo di fila

Nel primo tempo dominio assoluto della Spal che passa con Valoti. Nella ripresa il raddoppio di D’Alessandro, che affonda i granata

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SPAL

2

REGGIANA

0

SPAL (3-5-2): Berisha; Tomovic, Vicari, Ranieri; Strefezza (dal 22’ s.t. Dickmann), Missiroli, Esposito, Valoti (dal 45’ s.t. Sernicola), Sala (dal 22’ s.t. D’Alessandro); Floccari (dal 36’ s.t. Seck), Paloschi. A disp.: Thiam, Minelli, Murgia, Okoli, Viviani, Spaltro, Moro, Brignola. All. Marino

REGGIANA (3-4-1-2): Cerofolini; Gyamfi, Rozzio, Martinelli (dal 35’ s.t. Yao); Libutti, Del Pinto (dal 17’ s.t. Varone), Rossi, Lunetta (dal 1’ s.t. Zampano); Radrezza (dal 42’ s.t. Pezzella); Mazzocchi (dal 17’ s.t. Kargbo), Ardemagni. A disp.: Venturi, Voltolini, Ajeti, Kirwan, Muratore, Gatti, Cambiaghi. All. Alvini

Arbitro: Giua di Olbia (Ruggieri di Pescara e Yoshikawa di Roma 1; IV uomo Illuzzi di Molfetta)

Reti: 38’ Valoti e 34’ s. t. D’Alessandro Note: ammoniti Lunetta, Martinelli, Floccari, Kargbo. Angoli 11-0. Recupero 0-4’. Gara giocata a porte chiuse

di Daniele Petrone

La Reggiana non guarisce neppure nel derby. I granata escono sconfitti dal Mazza di Ferrara, con la Spal che vince 2-0 raccogliendo i giusti meriti per la superiorità nel gioco e nelle occasioni.

Era una di quelle partite in cui con l’adrenalina giusta e lo spirito battagliero si doveva almeno provare a svoltare il campionato, a dare una sterzata in ottica salvezza. Tutto ciò non si è visto. La truppa di Max Alvini si conferma malata, nonostante i nuovi innesti di mercato subito nella mischia dall’inizio: Del Pinto (inesistente e quasi una copia di Muratore) e Ardemagni (solo un colpo di testa a inizio ripresa, per il resto quasi più prezioso sui corner in difesa che in attacco) hanno l’unica attenuante di essere arrivati da pochi giorni.

E neppure i ritorni dall’infermeria di Rozzio (tra i pochi a salvarsi) e Rossi in mezzo al campo (non ancora al meglio) sono riusciti a dare la scossa che serviva.

L’allarme ormai è sempre più rosso: 598 minuti senza reti segnate, tradotti in un punto nelle ultime otto partite e quinto kappao di fila. Terz’ultimo posto in classifica a soli due punti dall’Ascoli fanalino di coda.

Il match è sempre stato in mano alla Spal, dall’inizio alla fine, stradominando sulle corsie laterali con Strefezza e Sala che fanno la voce grossa, grazie agli inserimenti delle mezzali di grande qualità (e di categoria superiore) Valoti e Missiroli. Gli esterni granata Libutti e Lunetta non ci capiscono nulla. Al 29’ gli estensi cominciano ad aumentare i giri, con Gyamfi che salva su un tiro di Valoti. È solo il preludio al gol. Al 38’ angolo di Esposito, sponda di Missiroli e deviazione vincente di Valoti: 1-0.

A fine primo tempo il conto dei corner è di 8-0 per la Spal: una supremazia schiacciante, con una Reggiana incapace di produrre una sola occasione da rete per usare un eufemismo dato che non arriva mai neppure in area di rigore.

Nella ripresa il piglio granata sembra diverso, quasi come se la lavata di capo negli spogliatoi di mister Alvini potesse sortire effetto. Al primo minuto ci prova Ardemagni di testa su cross di Radrezza, ma Berisha blocca. Ma è solo un’illusione. La Spal riprende in mano il pallino e non lo molla più. Alvini inserisce Kargbo per provare a dare una scossa che però non ar[FIRMA]riva. E i biancazzurri, a forza di spingere, siglano il raddoppio al 34’ con D’Alessandro (Libutti se lo dimentica completamente e si fa bruciare in volata) lanciato da Paloschi a rete. Per la Reggiana è buio pesto (è forse arrivato il momento di cambiare qualcosa a livello di modulo?). Il bilancio statistico finale è imbarazzante: 5 tiri contro 19 della Spal che invece esulta, vola al terzo posto e fa suo il settantanovesimo derby della storia tra i due club, il ventesettesimo complessivo e il diciassettesimo tra le mura di casa.