"Il ‘Mazza’ senza pubblico? Non è calcio"

Viaggio tra i tifosi della Spal: in molti non sono d’accordo sulla ripresa. "Era meglio programmare con calma la prossima stagione"

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La ripresa del campionato di serie A lascia piuttosto perplessi i tifosi della Spal. La fiducia nella squadra di Di Biagio non manca, ma la prospettiva di giocare le ultime 12 giornate di campionato a porte chiuse in piena estate non entusiasma davvero nessuno. "Non sono d’accordo sulla decisione di tornare in campo – commenta Elia Cusinato, giovane tifoso spallino –. Mi sembra assurdo che il calcio venga messo davanti a pilastri come la scuola: si poteva tranquillamente aspettare qualche mese e programmare con calma la prossima stagione. Per non parlare delle porte chiuse: è surreale giocare senza tifosi, sono l’essenza del pallone. La salvezza? Ci credo, mister Di Biagio ha lavorato sulla testa dei giocatori, sono fiducioso". Estremamente ottimista Giovanni Cocchi, per tutti Jimmy. Lo storico supporter la pensa così: "Ci salviamo, anzi non ne perdiamo neanche una – afferma –. Sono da sempre un curvaiolo, e lasciatemi dire che riprendere a giocare in queste condizioni è una grande cavolata. Le partite in tv non le guardo, sto troppo male! Per me esiste solo lo stadio, dove peraltro mi perdo un sacco di gol a causa della tensione". Va controcorrente Claudio Bergamini: "Personalmente sono contento che riprenda il campionato, è un segnale importante anche per il Paese – sottolinea –. Le porte chiuse non mi piacciono ovviamente, ma non c’è altra soluzione e bisogna fare di necessità virtù. Speravo però che si giocassero i playout, nei quali avremmo affrontato squadre alla nostra portata". Stefano Gessi invece invita tutti a non sottovalutare un eventuale ritorno del Coronavirus: "Cosa succederà quando troveranno qualche giocatore positivo? Si bloccherà di nuovo tutto – avverte –. È un anno particolare, personalmente avrei chiuso tutto in anticipo. Il campionato senza pubblico non è calcio: ho visto qualche partita della Bundesliga e non mi sono piaciute per niente. Mister Di Biagio? Per quel poco che ho visto mi ha convinto, sarei felice se restasse a prescindere dalla categoria". Sul discorso porte chiuse, Emilio Pirani ha un’idea originale: "Il Mazza ha 16mila posti e gli abbonati sono circa 8mila – osserva –. Quindi perché non farli entrare distanziandoli tra loro? Questo campionato però non mi convince, piuttosto avrei cominciato a pensare alla prossima stagione. La salvezza? Sono sempre stato ottimista e non ho perso la speranza: i punti da recuperare sono tanti, ma in 12 partite può succedere di tutto. La corsa si deve fare su Lecce e Genoa". Elena Fregnani è una fedelissima della Ovest, per lei non c’è calcio senza curva: "Non si doveva riprendere, anche a costo di retrocedere automaticamente – assicura –. La Spal la seguo a prescindere dalla categoria! Capisco che ci siano tanti interessi, ma lo stadio senza tifosi non ha senso. La seguirò comunque in tv, mio papà è abbonato a tutte le piattaforme: se ci salviamo sarà come vincere la Champions League".