Il ring metafora della vita, nel libro di Becchetti

E’ uscito l’ottavo libro sportivo, il terzo consecutivo sul pugilato, del nostro collaboratore Gualtiero Becchetti (foto), dal titolo "La boxe fa ciò che vuole" (Edizioni Slam - Absolutely Free Libri-Roma). Secondo l’autore, tra le corde del ring si possono cogliere evidenti metafore dell’umana esistenza, esempi di come le battaglie combattute con i guantoni siano simili a ciò che la vita fa spesso incontrare sul cammino di tutti e ciò, unitamente all’intento di ricordare le geste di campioni di un non remoto passato, é il filo conduttore del testo.

Nelle 250 pagine i protagonisti sono popolari campioni e le manifestazioni narrate risalgono a tempi relativamente recenti. In un quadrato delimitato da corde, si narra di vittoria e sconfitta, gioia e dolore, speranza e disperazione, e di come inizio e fine siano separati da un velo sottilissimo, praticamente invisibile. Un velo attraverso il quale la gente guarda i protagonisti identificandosi con loro, nelle altalenanti vicende agonistiche e forse anche per capire, oltre a ciò che accade tra i due guerrieri con le mani guantate, anche qualcosa in più della vita e delle sue bizzarrie. Riaffiorano le figure di Nino Benvenuti, Silvio Branco, Efrem Calamati, Agostino Cardamone, Franco De Piccoli, Alessandro Duran, Massimiliano Duran, Simona Galassi, Angelo Jacopucci, Simone Maludrottu, Giovanni Parisi, Alfio Righetti, Cristian Sanavia, Andrea Sarritzu, Maurizio Stecca, Paolo Vidoz, Lorenzo Zanon e Stefano Zoff. Le loro sorprendenti e trionfali vittorie. Le loro inattese e disperanti sconfitte. Tante storie, tante avventure intrecciate di altri pugili disposti a lanciarsi nel buio dell’abisso per inseguire un sogno e incidere nella propria esistenza un graffito. Ma la boxe é più forte di ogni altra cosa, quasi come lo era il fato degli antichi. Emerge che il vero e più profondo scopo di chi indossa i guantoni non é tanto vincere, quanto tentare di deviare il percorso del destino, sul ring come nelle vita, sino allo stremo delle forze. Poi, sarà quel che sarà: ’La boxe fa ciò che vuole’.