Si lavora su più fronti, e le vicende di questi ultimi giorni hanno se possibile intensificato conttatti e incontri per assicurare un futuro alla pallcanestro cittadina, in un campionato comunque di rilevanza nazionale per una città di tradizione come Ferrara. Non ci sono dubbi sul fatto che una parte di città si stia muovendo per dare continuità al patrimonio cestistico provinciale, se possibile allargando il bacino e coinvolgere più persone, più imprenditori e più società ferraresi.
E’ l’obiettivo, nemmeno troppo nascosto, di Stefano Calderoni, presidente del Consorzio di Bonifica, e di Paolo Piazzi (nella foto ai tempi in cui era capitano di Argenta in serie B), ex giocatore ed oggi imprenditore, che stanno vedendo persone e cercando di portare tutti sotto lo stesso tetto. Dell’incontro con il patron della 2G Ferrara Basket 2018 Giuseppe Cattani e col ds della società Andrea Pulidori abbiamo già detto nei giorni scorsi: il titolo sportivo della società di Cattani è oggi di serie C Gold, ma da quella società giovane e senza debiti, ferrarese doc che da un paio di stagioni gioca a Vigarano, potrebbe partire l’assalto a qualcosa di più grande, come l’acquisto di un titolo di serie B1, o comunque della nuova terza serie nazionale che nascerà dalla riforma dei campionati in atto e che darà la possibilità, fatto inedito, di schierare anche un giocatore straniero comunitario.
Per fare questo però, occorre sapere di poter contare su un budget considerevole, diciamo pure importante, anche se con numeri inferiori rispetto alla serie A2: ecco perchè è partito un giro di incontri con tutte le realtà giovanili cittadine (sarebbe importante unire più entità possibili sotto lo stesso tetto), poi si farà la conta su chi ci sta e chi invece si chiamerà fuori.
Riccardo Maiarelli, imprenditore da sempre vicino al mondo Vis, segue da vicino il progetto, ma anche l’ex responsabile marketing del Kleb Paolo Alberti ha contatti importanti ed è al lavoro con un pool di potenziali sponsor che vogliono fare le cose bene e con serietà.
Gli attori sono tanti, chissà che anche sponsor della vecchia gestione come Bondi e Adamant ad esempio, non possano dare la loro adesione nuovamente.
Il tempo c’è, ma neppure troppo: di certo nel mese di marzo qualcosa andrà formalizzato. Ma già il fatto che qualcosa si muove e che sono in tanti a farlo, è un segnale importante, ad oggi.
m. p.