L’Udinese passeggia sui resti della Spal

Squadra molle e rassegnata, travolta ancora come a Genova. La salvezza ormai è un miraggio.

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L’Udinese passeggia sulle macerie della Spal. Al Mazza, dove i biancazzurri non vincono da oltre nove mesi, la squadra di Gotti domina in lungo e in largo chiudendo i conti dopo poco più di mezz’ora con le reti realizzate da De Paul e Okaka, e calando il tris nel finale con Lasagna. Tre punti che valgono oro per i friulani, che spingono Floccari e compagni verso una retrocessione ormai inevitabile. A sette giornate dalla fine del campionato infatti la Spal resta in ultima posizione a -9 dal quartultimo posto occupato dal Lecce, ma di fatto – in virtù degli scontri diretti – i punti da recuperare sui salentini sono 10. Un gap incolmabile per chiunque, figuriamoci per la squadra molle e rassegnata vista contro i bianconeri.

Mister Di Biagio schiera la Spal con un curioso 4-5-1, con Sala e Felipe terzini, Missiroli, Valdifiori e Castro in linea mediana, D’Alessandro e Murgia esterni. Dal centrocampo però gli inserimenti arrivano col contagocce, e Petagna spesso e volentieri è costretto a combattere contro i mulini a vento. Come a Marassi, la partita si decide nel primo tempo, quando ogni volta che l’Udinese decide di spingere sull’acceleratore per la Spal sono dolori. Dopo una manciata di minuti, De Paul pesca al centro dell’area Lasagna che da ottima posizione incorna sopra la traversa. Una conclusione velleitaria di Murgia alleggerisce la pressione dei friulani, che subito dopo sbloccano il risultato. Ancora una volta, il gol è un regalo della difesa spallina: stavolta è Bonifazi a respingere male un cross di Stryger Larsen permettendo a De Paul di battere Letica.

La Spal prova una timida reazione sull’asse Castro-D’Alessandro, ma sul più bello Petagna si incarta. L’Udinese legittima la propria superiorità al 35’, quando dopo una micidiale ripartenza guidata dal solito De Paul la palla finisce in maniera abbastanza casuale sui piedi di Okaka che raddoppia senza problemi. La Spal è al tappeto, e di certo non consola la conclusione centrale di Sala prima dell’intervallo. In avvio di ripresa Dabo sostituisce Missiroli, e la squadra sembra provarci con un pizzico in più di convinzione. Sfruttando in realtà soprattutto il fisiologico calo di tensione dei friulani, che abbassano il ritmo preferendo non affondare il colpo. Almeno per un po’...

Ci provano Petagna e Sala, poi all’81’ l’Udinese mette il punto esclamativo sulla vittoria con un contropiede devastante cominciato da Fofana e concluso in bellezza da Lasagna, che dribbla Letica e mette anche la propria firma sul successo del Mazza. Dalla panchina entrano i vari Strefezza, Reca, Floccari e Cerri al posto di Murgia, D’Alessandro, Castro e Petagna, ma la musica non cambia e la Spal non trova nemmeno la rete della bandiera. Domenica a Marassi col Genoa è in programma l’ultima gara del trittico che avrebbe dovuto dire la verità sul destino della Spal, ma sono bastate quelle con Sampdoria e Udinese per togliere ogni dubbio: la prossima stagione al Mazza assisteremo al campionato di serie B.

Stefano Manfredini