La cura Grassadonia funziona

In precedenza Oddo e Breda non hanno trovato la quadra. Decisivo ora l’assetto. che ha protetto la difesa

È una stagione a dir poco tormentata per il Pescara, che dall’inizio del campionato ha già cambiato tre volte allenatore. Inizialmente la panchina era stata affidata a Oddo, sollevato dall’incarico a causa del disastroso rendimento del Delfino (una vittoria, un pareggio e sette sconfitte in nove giornate di campionato). Poi è stato il turno di Breda, che dopo un avvio incoraggiante non è riuscito ad invertire il trend di una squadra che continuava a gravitare in piena zona retrocessione. La sua gestione è durata 14 turni, con un bilancio di tre vittorie, quattro pareggi e sette sconfitte. A quel punto, in una situazione di classifica disperata, il club ha puntato su Grassadonia, un tecnico reduce da esperienze non proprio positive ma che evidentemente è riuscito a toccare le corde giuste per motivare la squadra. Sotto la sua gestione, il Pescara è imbattuto. Al debutto sulla panchina, ha centrato un pareggio a reti inviolate sul campo del Frosinone, poi ha pareggiato 1-1 in casa col Lecce (pareggiando con Busellato in pieno recupero) e infine ha sbancato Cittadella (0-1) con rete in extremis del nuovo acquisto Odgaard. Mister Grassadonia schiera la propria squadra col 3-5-1-1, facendo della solidità difensiva il proprio marchio di fabbrica. In tre gare ha subito soltanto un gol, peraltro su palla inattiva contro il Lecce. Nonostante abbia affrontato avversarie molto dotate dal punto di vista offensivo... Domani pomeriggio si prevede quindi la conferma di Fiorillo tra i pali e dei difensori Guth, Drudi e Scognamiglio. Sulle fasce, a destra Bellanova dovrebbe sostituire l’acciaccato Balzano, mentre a sinistra agirà Masciangelo. La linea mediana è il reparto con più alternative, però il tecnico del Delfino non dovrebbe prescindere da Dessena e Busellato. L’altra maglia se la contendono Maistro e Memushaj. In attacco, Giannetti o Galano affiancheranno Odgaard.

s.m.