
Con una rete da urlo, Emanuele Rao ha scongiurato la quarta sconfitta di fila della Spal regalando a mister Colucci il primo punto sulla panchina biancazzurra. Eppure, la presenza del 17enne trentino nella prosecuzione della gara con la Lucchese è stata frutto del caso. Proprio così, perché Rao aveva ricevuto la preconvocazione in Nazionale italiana under 18, che poi non è stata confermata dal tecnico federale Franceschini. Mai esclusione fu più fortunata, se si considera che Colucci ha deciso di mandarlo in campo dal primo minuto contro la Lucchese venendo ripagato con una perla di rara bellezza. Sono state diverse le coincidenze fortunate, perché Rao in condizioni normali non sarebbe stato la prima scelta dello staff tecnico. L’impossibilità di utilizzare Dalmonte per questioni regolamentari (era già stato sostituito prima della sospensione) e l’infortunio di Orfei hanno indotto il nuovo allenatore a concedere una chance al talento classe 2006, che non ha deluso le aspettative. Con il sorriso sulle labbra, in conferenza stampa Colucci ha confessato di essere contento che Rao non parlasse davanti ai microfoni, perché dopo un gol del genere era meglio tenerlo coi piedi ben saldi a terra.
L’attaccante ha espresso la propria gioia soltanto attraverso un post sul proprio profilo Instagram utilizzando poche parole ma piuttosto significative: "Il primo non si scorda mai...". Allegando naturalmente la foto dell’azione della rete e dell’esultanza incontenibile. Già, perché quello realizzato contro la Lucchese è stato il primo gol da professionista di Rao, che fino alla scorsa stagione giocava nel settore giovanile.
Ma chi è questo ragazzo nato a Rovereto 17 anni fa? Rao è cresciuto calcisticamente nel Chievo, dove ha giocato fino al 2021. Il fallimento del club clivense ha cambiato le prospettive del talento classe 2006, che il direttore del vivaio Catellani (passato proprio dal Chievo alla Spal) ha deciso di portare con sé assieme a diversi altri giocatori. Rao ha immediatamente dimostrato di possedere le qualità per diventare un calciatore professionista, tanto che le prestazioni nel settore giovanile di via Copparo non sono passate inosservate dalle parti di Coverciano, dove è entrato a far parte prima della Nazionale under 17 e poi di quella under 18. Per fortuna il club biancazzurro lo ha blindato la scorsa estate, prolungandogli il contratto fino al 2026. Una scadenza a lungo termine che dovrebbe impedire ‘scippi’ low cost da parte delle big. Il numero 75 è infatti un patrimonio della Spal e della squadra di Colucci, che dopo l’exploit di mercoledì scorso potrebbe presto concedergli altre opportunità. Naturalmente senza mettergli troppe pressioni addosso, in fondo Rao ha soltanto 17 anni e i suoi coetanei giocano ancora nel campionato Primavera.
Stefano Manfredini