REDAZIONE FERRARA

La ricetta dell’ex Daniel Farabello. "Adamant, campionato durissimo. Ma con Padova mi è piaciuta molto»

"La città merita il salto in B1, dove il livello delle formazioni si alzerà moltissimo. Il mio futuro?. Ho un altro anno di contratto con Salerno e aspetto con calma un’altra opportunità per allenare".

"La città merita il salto in B1, dove il livello delle formazioni si alzerà moltissimo. Il mio futuro?. Ho un altro anno di contratto con Salerno e aspetto con calma un’altra opportunità per allenare".

"La città merita il salto in B1, dove il livello delle formazioni si alzerà moltissimo. Il mio futuro?. Ho un altro anno di contratto con Salerno e aspetto con calma un’altra opportunità per allenare".

Un bagno di folla e di entusiasmo da cui è difficile staccarsi, anche a mente fredda e dopo qualche giorno. Daniel Farabello è ancora a Ferrara, dopo il ritorno emozionante in quel palasport che aveva salutato nel 2011, con la salvezza del Basket Club targato Naturhouse. Perchè questa è casa sua e l’Italia comunque sarà nel suo destino, dato che qui ha cominciato ad allenare e nel nostro paese vivono le sue due figlie. E chissà che presto la pallacanestro possa ricongiungere tutta la famiglia, dato che il figlio Francisco gioca in serie A1 brasiliana, ma sogna un giorno di trovare squadra in Europa.

Daniel, che impressioni hai avuto, sul campo, dell’Adamant, in un campionato che tu conosci molto bene, per averlo affrontato nella passata stagione? "Difficile dirlo dopo una sola partita, ma certo ho visto una differenza importante tra le due squadre. Ferrara ha comandato la partita senza rischiare mai".

Poi, nella seconda fase, tutto tornerà in gioco... "Sì, questo è un campionato molto complesso, col meccanisco dei punti negli scontri diretti che determinano molto. Noi l’anno scorso arrivammo in semifinale, proprio come voi".

Poi in estate si materializzò l’opportunità del ripescaggio... "La società inizialmente cercava un titolo da acquistare, ma le squadre che nella graduatoria del ripescaggio venivano davanti a noi non presentarono domanda, per cui ci siamo ritrovati in serie B nazionale quasi senza aspettarcelo".

Ferrara ci punta dichiaratamente. Quali le differenze principali con l’attuale B Interregionale? "Anzitutto dal punto di vista fisico, perchè la taglia dei giocatori al piano di sopra è differente. Poi ovviamente ci sono anche differenze tecniche, soprattutto se capiti nel girone in cui ero io, con Salerno. Le 2 squadre di Montecatini, le due romane, Roseto e Ruvo di Puglia hanno giocatori con trascorsi di serie A e A2. Penso ad esempio a Roseto, che ha uno straniero da serie A2 e un italiano come il ’nostro’ Brian Sacchetti".

Il futuro di Daniel Farabello? "Per adesso ho il contratto con Salerno e aspetto con calma un’altra opportunità. Vivo in Italia, qui ci sono le mie figlie, e vorrei continuare ad allenare qui".

Mauro Paterlini

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