La Spal si riscopre abbondante a centrocampo

Col nuovo modulo, al fianco degli intoccabili Esposito e Maistro c’è spazio solo per uno tra Zanellato, Murgia, Proia e Valzania

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Com’è noto, la Spal era stata costruita per giocare col 4-3-1-2. È chiaro quindi che la composizione della rosa sia legata a doppio filo a quel progetto tattico, con pochi difensori centrali e tanti centrocampisti. L’esonero di Venturato e il deciso cambio di rotta attuato da De Rossi stanno modificando profondamente gli equilibri della squadra, che col 3-5-2 ha esigenze diverse rispetto a prima. Per ora il nuovo allenatore si gode la crescita dei baby Peda e Dalle Mura, chiedendo a Meccariello di stringere i denti nonostante qualche acciacco. E naturalmente attende con ansia il recupero degli infortunati Arena e Varnier, due giocatori giovani ma con un pizzico di esperienza in più che faranno senza dubbio molto comodo in una linea difensiva più affollata rispetto all’inizio del campionato. Se da un lato il nuovo modulo offre maggiori opportunità ai centrali della retroguardia, dall’altro toglie inevitabilmente spazio ai centrocampisti.

Venturato schierava un regista, due mezz’ali e un trequartista, mentre De Rossi propone una linea a tre che esclude quindi un centrocampista. Senza dimenticare che DDR ha rilanciato Murgia, che in precedenza – anche a causa di un infortunio alla caviglia – aveva giocato col contagocce. A questo punto, rischiano di restare tagliati fuori tre potenziali titolari come Proia (sabato scorso indisponibile), Valzania e Zanellato. Oltre ai vari Tunjov, Prati e Zuculini. Se si proseguirà col 3-5-2, è prevedibile che a gennaio si interverrà sul mercato apportando dei correttivi, ma fino al giro di boa De Rossi dovrà essere bravo a gestire un organico poco equilibrato per il nuovo assetto. Chiaramente poter inserire dalla panchina centrocampisti del calibro di Proia, Valzania e Zanellato rappresenta un valore aggiunto, ma a lungo andare lasciarli fuori potrebbe diventare un problema.

È una situazione non facile, che DDR però ha già vissuto tantissime volte da calciatore e quindi non lo coglierà impreparato. Al momento, in linea mediana Esposito e Maistro sembrano francamente difficili da scalzare. Il capitano è diventato un punto fermo imprescindibile della Spal, sotto ogni punto di vista, mentre il numero 37 è il giocatore che attraverso i propri inserimenti crea superiorità e garantisce rifornimenti agli attaccanti. Resterebbe quindi in ballo soltanto una maglia, con Murgia che ha scalato rapidamente le gerarchie superando compagni di squadra che con Venturato avevano giocato con continuità. Va detto comunque che il rendimento di Murgia è tutto da verificare, e in ogni caso in un campionato lungo e pieno di ostacoli come quello di serie B avere a disposizione un pacchetto di centrocampisti così profondo e qualitativo è una risorsa da sfruttare al massimo. Stefano Manfredini