La statistica dei biancazzurri

Tre rimonte in altrettante gare giocate in trasferta. La squadra di Venturato sa reagire allo svantaggio

C’è un dato curioso che riguarda l’andamento della Spal lontano da Ferrara. Dall’inizio della stagione, comprendendo anche la gara di Coppa Italia contro l’Empoli, i biancazzurri hanno disputato tre gare fuori casa con un bilancio di una vittoria – proprio al Castellani – e due pareggi contro Ascoli e Bari. C’è però un minimo comune denominatore, rappresentato dal fatto che la squadra di Venturato è sempre andata in svantaggio per poi riuscire a rimontare. Ad Empoli, i padroni di casa hanno sbloccato il risultato a 10 minuti dalla fine dei tempi regolamentari, innescando la reazione della Spal, che ha subito pareggiato i conti con Dickmann e poi ha realizzato il gol-qualificazione con Arena al 121’, quando ormai i calci di rigore sembravano inevitabili.

Se al Castellani l’Empoli ha conservato il vantaggio due minuti, ad Ascoli alla Spal sono serviti cinque minuti per rimettere il match in equilibrio con un tocco delizioso dell’ex di turno Maistro che ha fissato il punteggio sull’1-1 dopo la rete del Picchio firmata da Gondo su calcio di rigore.

La capacità della Spal di recuperare da una situazione di svantaggio è stata confermata all’ennesima potenza a Bari, dove la squadra di Mignani ha terminato il primo tempo sul 2-0 dando l’impressione di aver chiuso la pratica con largo anticipo. Invece, con un uno-due micidiale di La Mantia e Rabbi la Spal ha acciuffato il pareggio lasciando a bocca aperta i 18mila del San Nicola, che già pregustavano la seconda vittoria consecutiva. Se tre indizi fanno una prova, in trasferta la Spal ha dimostrato di vendere carissima la pelle. Uscendo sempre alla distanza dopo essere partita col freno a mano tirato.

Siccome però le partite durano 90 minuti e non sempre si può rimontare, il prossimo step dei biancazzurri non può che partire dall’approccio. Sbloccando per primi il risultato e poi conservando il vantaggio fino alla fine.

s.m.