
Manfredini
Leonardo Colucci ha giocato a lungo in serie A, precisamente fino alla stagione 2006-07 quando militava nel Cagliari. In rossoblù ha condiviso lo spogliatoio con Davide Marchini, che fa il tifo per il suo ex compagno di squadra chiedendo ai tifosi della Spal di abbassare i toni, lasciare da parte i contrasti con il presidente Tacopina e remare tutti dalla stessa parte. "Colucci era già a fine carriera, ma ricordo un ottimo calciatore, praticamente un allenatore in campo che dispensava consigli ai giovani ma anche ai compagni più esperti – spiega Marchini –. Un professionista serio, che ha fatto un buon lavoro anche sulla panchina. Anche alla Juve Stabia, dove si è dimesso a causa di divergenze con la società".
Ritiene che possa essere il profilo giusto per trascinare la Spal fuori dalle sabbie mobili? "Sì, però bisogna dargli una mano. La squadra, ma anche i tifosi. Il clima intorno alla Spal è troppo negativo, tanto che nemmeno Ancelotti e Mourinho riuscirebbero a risollevare la situazione. Mi rendo conto che quello che è accaduto con il presidente abbia dato fastidio, però la gente deve capire che in questo contesto è difficile lavorare per chiunque, e Colucci rischia di trovarsi immediatamente in una situazione complicata".
Ritiene che contestare il presidente possa condizionare le prestazioni della squadra? "Certo, sono il primo ad ammettere che Tacopina ha sbagliato tante cose: diversi suoi atteggiamenti non mi sono piaciuti, però non è giusto continuare a puntargli il dito addosso per qualsiasi cosa. Così si rischia di condizionare il lavoro della squadra e dell’allenatore: bisogna trovare una soluzione, arrivare ad una tregua per il bene della Spal. Insultare non porta nulla di buono, però pure lui faccia un passo concreto nei confronti dei tifosi: credetemi, la mancanza di feeling tra pubblico e squadra è uno dei principali problemi della Spal".
Pensa che l’organico sia stato sopravvalutato alla vigilia? "Non saprei, qualche giocatore importante ce l’abbiamo. Ma ci sono anche alcune pecche evidenti, a partire dai portieri. In campo poi sono stati commessi errori grossolani, ai quali è difficile rimediare".
Come si riparte adesso?
"Serve inevitabilmente qualche risultato positivo che dia un pizzico di entusiasmo all’ambiente. Per il resto sulle qualità di mister Colucci ho pochi dubbi: ha tutto per diventare un allenatore importante, dal carattere alla capacità di valorizzare i giovani insegnando calcio".