Mazza aperto per 990 persone Accesso possibile solo su invito

"Interpretiamo questa partita come una ‘gara test’, procedendo per step ai fini di una graduale riapertura"

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La Spal non gioca una gara davanti al proprio pubblico da oltre sette mesi, quando prima del lockdown fu sconfitta di misura dalla Juventus. Con la nuova stagione, il calcio italiano prova lentamente a tornare alla normalità e mercoledì prossimo – alle 21 in Coppa Italia contro il Bari – le porte del Mazza torneranno ad aprirsi per 990 spettatori. Una riapertura parziale dello stadio in via sperimentale, anche perché come accaduto la settimana scorsa in serie A l’accesso sarà consentito soltanto a persone invitate da società e sponsor, come conferma il comunicato del club biancazzurro: "La Spal ringrazia il presidente della Regione Emilia Romagna Stefano Bonaccini per l’ordinanza, il Comitato Ordine Pubblico e Sicurezza presieduto da Sua Eccellenza il Prefetto di Ferrara dottor Michele Campanaro e il Gos con la Questura che hanno consentito l’accesso ad un massimo di 990 persone per la gara di Coppa Italia 2020-21 Spal-Bari allo stadio Mazza. Per quanto riguarda gli aspetti organizzativi legati agli ingressi per la gara di mercoledì prossimo, considerati i criteri prudenziali che hanno sempre ispirato le azioni della nostra società in questa difficile fase di lotta alla diffusione del Covid-19, si comunica che la Spal interpreterà la partita come una ‘gara test’ per valutare e verificare le modalità di applicazione previste nell’ordinanza sopracitata procedendo per gradi ai fini di una graduale riapertura al pubblico dell’impianto, nel rispetto della salute generale. Per questa partita, pertanto, non saranno in vendita biglietti. L’accesso – continua la nota – sarà possibile solo su invito e la società provvederà a stilare apposita lista, nel rispetto dei limiti imposti dall’ordinanza. Tutte le persone che accederanno dovranno rispettare tassativamente la normativa vigente in tema di Covid-19: autocertificazione, mascherina, igienizzazione, misurazione della febbre, distanziamento sugli spalti, divieto di restare in piedi durante la partita".

s. m.