Memorial Duran, emozioni sul ring Luci sulla sfida Venturelli-Capone

Gli incontri iniziano alle 20 con Obaid che cercherà di prendersi la rivincita sull’imbattuto Occhinero

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Alle 18.30 in punto di oggi, sul prato del velodromo di Ferrara, riprenderà il cammino del pugilato italiano con la prima manifestazione nazionale post-pandemia: il 19° Memorial Duran. Massimiliano Duran ha voluto fare le cose in grande per ricordare papà Carlos, incorporando tre eventi sotto un’unica etichetta. Scanditi dalla voce del tradizionale annunciatore Marco Marchino, si alterneranno alla ribalta i ‘folli’ e incredibili protagonisti del Free Style di moto del supercampione iridato Massimi Bianconcini, quindi i pugili alle 20, poi alle 22.30 di nuovo gli acrobati dei motori e infine, alle 23, il concerto di Ivano Zanotti. Il programma pugilistico inizierà con il professionista peso gallo Ahmed Obaid (Boxe Ferrara) il quale cercherà di prendersi la rivincita con l’imbattuto marchigiano Mattia Occhinero. Seguirà il dilettante medio padanino Giacomo Mistroni opposto al difficile bolognese Lorenzo Frangiamone e quindi il mediomassimo professionista Domenico Bentivogli (Pug. Padana) cercherà di tarpare le ali all’imbattuto ex azzurro fiorentino Leonardo Balli. Poi, sempre con la canottiera della Padana, il serbo di casa nostra Ramadan Suljic si misurerà con il più esperto Fabio Zambon (Boxe Cavarzere). A questo punto, l’attesissimo confronto che potrebbe aprire al vincitore la strada verso la sfida tricolore, con il talentuoso piuma ferrarese Mattia Musacchi che se la vedrà con l’imbattuto reggiano Mattia De Bianchi, dal quale é stato superato pochi mesi orsono. Tecnica contro impeto agonistico. Si preannuncia un grande match. Seguirà il medio dilettante Beniamino Vacca al quale Momo Duran ha preannunciato il prossimo passaggio al professionismo, purché vinca e convinca contro James Polveri (Gordini Boxe). Per ultima, una sfida tra pesi massimi che preannuncia scintille. L’imbattuto padanino Emanuele Venturelli si misurerà con il campano Stefano Capone, di professione militare, un poderoso atleta pieno di ambizioni. Chi alla fine alzerà il braccio da vincitore avrà spianata la strada verso la sfida valevole per il campionato italiano della categoria. Vale la pena ricordare che il velodromo una sola volta ha ospitato il pugilato prima di oggi: il 20 agosto 1956 quando l’indimenticabile Uber Bacilieri conquistò la cintura tricolore strappandola al piacentino Antonio Crosia. Al migliore professionista e al più bravo dilettante saranno rispettivamente assegnati il trofeo Asi ‘Carlos Duran’ e la Coppa ‘Massimo Calabresi’.

Gualtiero Becchetti