Dalle Mura e tutto il reparto difensivo hanno sofferto molto a Brescia (Foto Bp)

Sono passate più di cinque settimane dal giorno dell’ultima vittoria della Spal, l’unica conquistata da Esposito e compagni da quando De Rossi ha preso il posto di Venturato. La manita rifilata al Cosenza ha mascherato i problemi di una squadra che successivamente ha davvero convinto soltanto in occasione del pareggio a reti inviolate sul campo della Ternana. Coi calabresi aprì le marcature Moncini, andando a segno in maniera piuttosto casuale con una deviazione sulla conclusione di Maistro. Ebbene, quello è stato l’ultimo gol segnato da un attaccante della Spal, che nelle ultimo mese ha faticato terribilmente a creare occasioni da rete. E quel successo che sembrava preludere ad una scalata biancazzurra alla zona playoff, si è rivelato una bellissima illusione. Tanto che nelle ultime quattro giornate di campionato la squadra di De Rossi ha racimolato la miseria di due punti, risultando la peggiore della categoria assieme al Genoa. Dando per scontato che l’obiettivo stagionale sia diventato quello di restare in serie B, questo significa che in questo periodo la Spal ha perso terreno su tutte le concorrenti: un punto sul Venezia e due Perugia che domenica scorsa hanno fatto bottino pieno, due sul Cosenza che sta lanciando segnali di vita, tre su Como, Modena e Cittadella, quattro su Benevento e Palermo. Per non parlare del Pisa, che da quando D’Angelo è tornato sulla panchina ha letteralmente spiccato il volo. Ora la classifica impone ai biancazzurri di guardarsi alle spalle, dove sono rimaste soltanto tre squadre (Como, Venezia e Perugia). E a questo proposito, il calendario rappresenta un’arma a doppio taglio per la Spal, proponendo tre sfide delicatissime nel giro di otto giorni. Si tratta di tre scontri diretti fondamentali per uscire dalla zona calda della graduatoria o quantomeno restare a galla, due al Mazza contro Modena e Palermo e uno in trasferta sul campo del Perugia.

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Scontri diretti fondamentali per ritrovare gol e vittorie



<p>Sono passate più di cinque settimane dal giorno dell’ultima vittoria della Spal, l’unica conquistata da Esposito e compagni da quando De Rossi ha preso il posto di Venturato. La manita rifilata al Cosenza ha mascherato i problemi di una squadra che successivamente ha davvero convinto soltanto in occasione del pareggio a reti inviolate sul campo della Ternana. Coi calabresi aprì le marcature Moncini, andando a segno in maniera piuttosto casuale con una deviazione sulla conclusione di Maistro. Ebbene, quello è stato l’ultimo gol segnato da un attaccante della Spal, che nelle ultimo mese ha faticato terribilmente a creare occasioni da rete. E quel successo che sembrava preludere ad una scalata biancazzurra alla zona playoff, si è rivelato una bellissima illusione. Tanto che nelle ultime quattro giornate di campionato la squadra di De Rossi ha racimolato la miseria di due punti, risultando la peggiore della categoria assieme al Genoa. Dando per scontato che l’obiettivo stagionale sia diventato quello di restare in serie B, questo significa che in questo periodo la Spal ha perso terreno su tutte le concorrenti: un punto sul Venezia e due Perugia che domenica scorsa hanno fatto bottino pieno, due sul Cosenza che sta lanciando segnali di vita, tre su Como, Modena e Cittadella, quattro su Benevento e Palermo. Per non parlare del Pisa, che da quando D’Angelo è tornato sulla panchina ha letteralmente spiccato il volo. Ora la classifica impone ai biancazzurri di guardarsi alle spalle, dove sono rimaste soltanto tre squadre (Como, Venezia e Perugia). E a questo proposito, il calendario rappresenta un’arma a doppio taglio per la Spal, proponendo tre sfide delicatissime nel giro di otto giorni. Si tratta di tre scontri diretti fondamentali per uscire dalla zona calda della graduatoria o quantomeno restare a galla, due al Mazza contro Modena e Palermo e uno in trasferta sul campo del Perugia. </p>
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