
Massimo Oddo si presenta dopo pochi minuti dal fischio finale in sala stampa. E’ nero in volto il mister, la decisione del signor Manganiello di annullare il gol, molto discussa nel dopo gara da tanti, rischia di pesare come un macigno sulle sorti spalline. "Cosa penso della partita? Siamo partiti molto bene i primi dieci minuti – commenta Oddo –, abbiamo preso gol su palla inattiva, abbiamo perso una marcatura. C’è stato qualche minuto di sbandamento, che ci poteva stare, e abbiamo concluso il primo tempo non come i primi quindici minuti. Si è fatto male Nainggolan, abbiamo cambiato qualcosina, siamo rientrati, dieci minuti così così, poi abbiamo preso in mano la partita e l’abbiamo vinta. Perché la gara l’abbiamo vinta. E poi non aggiungo altro perché altrimenti prendo diciotto mesi di squalifica". Sul braccio di Moncini attaccato al corpo non ha dubbi Oddo: "Io ho detto che abbiamo vinto la partita sul campo e non aggiungo altro. Le immagini ci sono, inutile che le commenti io, le vedono tutti". Ha tentato anche la carta Pepito Rossi Oddo, oltre che Fetfatzidis: "Volevo qualità, dovevamo recuperare la partita, sapevo che avremo fatto la gara nella loro metà campo. Quando trovi una squadra che vince e si chiude ovviamente devi avere qualità e loro due ce l’hanno. Il calcio è fatto anche di equilibri e abbiamo anche rischiato qualche ripartenza.
Quando hai giocatori molto offensivi in campo, qualcosina concedi, è inevitabile.
Questo è il motivo per cui non ho messo subito Fetfatzidis ma Zanellato – continua Oddo –, avevamo preparato una partita in un certo modo, se avessi cambiato Nainggolan con Fetfatzidis avremmo dovuto cambiare disposizione in campo e non avremmo avuto il giusto equilibrio. Sfortunatamente siamo andati sotto dopo pochi minuti ed ho dovuto necessariamente cambiare qualcosa e ho pensato di cambiare modulo, di mettere Fetfatzidis, di non sacrificare né Prati, né Contiliano o Maistro, e la scelta è ricaduta su Zanellato, ma è stata una scelta meramente tattica".
L’uscita di Nainggolan ha disorientato la Spal che ha perso il suo punto di riferimento dopo soli dieci minuti dall’inizio del match: "Quando è uscito, soprattutto dopo il gol, abbiamo avuto un momento di sbandamento, però poi nel secondo tempo la squadra ha risposto per me alla grande. Abbiamo fatto quello che dovevamo fare, abbiamo segnato due gol, abbiamo rischiato qualche contropiede ma ci stava. La squadra ha dato l’anima fino alla fine". Restano tre partite per sperare: "Vedremo innanzitutto i risultati di oggi, e poi dobbiamo vincere: mancano tre partite, dobbiamo fare più punti possibili, non ci sono alternative".
Beatrice Bergamini