Pedriali sogna il bis: "La mia Spal under 18 vuole stupire ancora"

Domenica la semifinale, in diretta su Sky, con la Roma di Totti junior. Eventuale finale due giorni dopo contro la vincente di Inter-Sassuolo. "Del gruppo dell’anno scorso non è rimasto nessuno, ma avrò Parravicini e Rao".

di Mauro Malaguti

C’è anche una Spal che ha vinto e punta a rivincere ancora, in cima a questo anno disgraziato. E’ l’under 18 di Massimo Pedriali, che da domenica prossima affronta la final four marchigiana con lo scudetto sul petto, e ha la possibilità di concedere il bis. Per il tecnico sarebbe un triplete: "Sì – spiega Pedriali – perché lo vinsi anche da giocatore con l’under 14 di Gigi Pasetti, a Savona nel 1986".

Come si svolgono queste finali?

"Noi domenica sera alle 20,30 con diretta Sky sfidiamo la Roma nella semifinale di San Benedetto del Tronto, mentre in quella di Ancona si gioca Inter-Sassuolo. Le due vincenti si affronteranno in finalissima 48 ore dopo. In semifinale dovremo vincere perché un pareggio al 120’ qualificherebbe la Roma, prima nel suo girone, mentre noi abbiamo chiuso secondi nel nostro. La finale prevede invece supplementari e rigori".

La Roma in semifinale lo scorso anno vi disse bene…

"La sconfiggemmo per 1-0, e ce la giocheremo anche domenica. Loro sono forti e hanno anche Cristian Totti, nello stesso ruolo di papà Francesco. Ma siamo alla loro altezza e ci batteremo".

Chi è rimasto del gruppo scudettato?

"Poco o niente. Quest’anno tocca ai 2005 e nemmeno il fuoriquota 2004 può giocare in final four. E’ rimasto Franzoni che era sotto età un anno fa, e mi porto il fuoriquota Zuccherato senza poterlo impiegare. Ma rispetto alla regular season avrò ragazzi che facevano avanti e indietro con la Primavera quali Parravicini e Marcolini, e poi i vari Angeletti, Martelli, Verza e Rao, che addirittura è un 2006 già protagonista in Primavera". Rosa forte come quella che vinse nel 2022?

"Questi ragazzi hanno fatto le finali under 15, 16, 17 e ora sono nella 18, quindi da 4 anni sono ai vertici nella loro categoria, battuti solo da Roma e Juve. Sono diventati forti col tempo, nel senso che in ogni difficoltà hanno sempre saputo ricompattarsi e rinforzarsi nello spirito. A volte eravamo in pochi, altre un Primavera che non aveva giocato il sabato veniva con noi la domenica all’ultimo momento. Ma sempre hanno superato l’ostacolo trovando in sé le forze".

Il contrario della prima squadra, insomma. Come giocate? "Stesso 4-3-3 del gruppo precedente e stesso gioco, fluido e palla a terra senza dare punti di riferimento. Abbiamo fisicità nei centrali di difesa e attacco ma in generale siamo più una squadra tecnica che cerca di dominare le partite".

Ci sono ragazzi che diventeranno i calciatori del futuro? "Sì, sia qui che tra i più giovani. E qualcuno col tempo può arrivare anche in serie A come Seck ed Esposito portando soldi in cassa".

A proposito di prima squadra: Pedriali ha mai pensato di arrivare un giorno ad allenarla? "E’ il sogno di ogni allenatore, quindi anche il mio. Sono ferrarese, ho cuore Spal, qui ho giocato per 5 anni e allenato per 8 vincendo 2 titoli. Perché dire no? Sarei ipocrita…".

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