Primo tempo troppo conservativo senza Maistro, Rabbi e Proia

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Sprofondo Spal, per la prima volta con tuffo in zona playout, dopo due sconfitte contro rivali che non vincevano entrambe da due mesi. Il trend biancazzurro inizia davvero a preoccupare, perchè a Brescia a la squadra ha creato poco, tirato in porta meno, e infine si è anche complicata la vita concedendo due gol più o meno su assist dei propri generosi difendenti.

Daniele De Rossi ha impostato una squadra molto conservativa. Con una sola punta, Zanellato mezz’ala sinistra ad attaccare la profondità, Rauti trequartista già visto assai leggerino le pochissime volte che è stato schierato da Venturato, e le esclusioni contemporanee dei centrocampisti più incursori (Maistro, Proia e Valzania) e del motorino Rabbi, la Spal in avanti è stata zero, e infatti ha creato zero pericoli e mai calciato in porta fino alla pausa.

Le cose sono andate un po’ meglio dopo. La squadra ha sveltito il palleggio, ha cercato più la verticalità - che non significa giocare a pallonate ma girar palla rapidamente e tentare inserimenti a sorpresa da dietro con gli interni - e ha sfornato una reazione accettabile. Ma proprio alla luce di quel secondo tempo ci si deve chiedere se la Spal non potesse provarci così prima che i buoi lasciassero la stalla: di sicuro, con Maistro in campo un po’ più offensivi si era. Ma consolarsi per una buona prova a babbo morto è poca cosa. La Spal è mancata quando contava. Poi ha tentato invano una improbabile rimonta, che sullo 0-2 non è mai facile. E Andrenacci con due paratone su Moncini ha detto no. Mancava La Mantia e mancano soluzioni offensive, e magari ha ragione De Rossi, non è colpa del palleggio insistito: al Rigamonti poi è collassata nel primo tempo anche la difesa, e allora fine.

Ma è certo più semplice trovare occasioni con qualche giocatore offensivo che non con interni da zero gol quali Murgia e Zanellato, questo va da sé, e infatti nel finale con Maistro, Proia e Tunjov dietro a Moncini la Spal ha avuto le sue occasioni, dal 70’ in poi e non prima.

Si è fatto buio con la squadra capitanata da Alfonso ed Esposito a rapporto sotto la curva. Alla vigilia del sentito derby col Modena c’è preoccupazione, inutile dirlo. E a gennaio andranno fatti ragionamenti. Ma una cosa è sicura. In B si deve fare la guerra con intensità e vincere i duelli che la Spal a Brescia ha sempre perso nonostante il 70% di possesso palla finale. La squadra ieri ci è riuscita solo nella ripresa e solo sullo 0-2.

Mauro Malaguti