"Quest’anno le rivali sono più forti, ne possiamo uscire stando uniti"

Spal, Lorenzo Dickmann e la corsa salvezza: "La quota si è alzata, ma è una sfida da vincere ad ogni costo"

"Quest’anno le rivali sono più forti,  ne possiamo uscire stando uniti"

"Quest’anno le rivali sono più forti, ne possiamo uscire stando uniti"

Tre stagioni e mezza, sette allenatori. E’ questo il destino di Lorenzo Dickmann, capitano passato attraverso Semplici, Marino, Rastelli, Clotet, Venturato, De Rossi e ora Oddo; in nemmeno quattro campionati a Ferrara, si è risparmiato solo Gigi Di Biagio. "Purtroppo è così – ammette il terzino –, alla Spal non mi è ancora andata come avrei voluto. Così come i compagni comunque ne ho seguito ciascuno con dedizione e impegno, e ora lo stiamo facendo con Oddo".

E’ tempo di appelli?

"Lo lancio volentieri alla nostra gente: dobbiamo stare tutti vicini come è accaduto a oggi in questo momento difficile per uscirne assieme con tutte le nostre energie. Se ne può uscire solo così e lavorando a testa bassa ogni giorno, non vedo alternative che scendano dal cielo né mi aspetto aiuti da altre squadre. Ma penso che non sia impossibile salvarsi. Dobbiamo pensare passo dopo passo: ora c’è solo il Cittadella sino a domenica sera, e via così".

Cosa non va?

"Difficile dirlo, quando gira a questo modo è chiaro che molte cose concorrono a determinare la situazione. Ci serve una vittoria per tornare a riprendere la strada della salvezza. Quest’anno è complicato perché le rivali sono più forti, mentre l’anno scorso ci salvammo alla penultima giornata anche grazie a quel gruppetto di squadre che faticavano a staccarsi dal fondo. Si è alzata la media salvezza, ma è un sfida da vincere a tutti i costi".

Ora tutte le responsabilità sono in capo a voi giocatori… "Assolutamente sì. Quelli che vanno in campo siamo noi e a non aver vinto più partite siamo stati noi. Se ci sono state altre problematiche, non hanno riguardato il rendimento della squadra".

Cosa ha portato di nuovo Oddo?

"Abbiamo cambiato modulo nell’ultima gara, e a mio avviso creato quattro nitide occasioni e giocato una buona partita. Il Frosinone è forte ed è primo con grande distacco sul resto del gruppo perché è solido e non prende gol, poi alla prima occasione ne sa anche fare. Noi dobbiamo imparare da loro perchè in questa serie B rimontare diventa complicato: bisogna tenere inviolata la porta stando compatti e poi cercare noi di sbloccarla. La via è questa".

E Fetfatzidis e Nainggolan? "Per come si allenano sono un esempio per tutti noi e sono forti, poi ci mancava un po’ di esperienza e loro sono punti di riferimento. Alcuni di noi sono più maturi, è vero, ma con loro abbiamo alzato il livello di esperienza, attenzione e qualità".

A proposito di modulo, come si trova meglio Dickmann? A 4 o a 5?

"E’ l’ultimo dei problemi, non mi fa differenza e mi adatto a entrambe allo stesso modo. Se non ho offerto un rendimento costante non è certo per il doppio cambio di modulo tra i tre allenatori di stagione. A 4 si spinge un po’ di meno, a 5 si può andare un po’ di più, ma ho svolti entrambi i compiti in questi anni".

Mauro Malaguti