Rabbi, voglia di sfondare "Alla Spal il salto di qualità"

Il giovane attaccante liberatosi dal Bologna: "Quanti derby con la Primavera. Ora ho scelto un progetto che puntava su di me e sono molto motivato"

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Tosti di fisico e determinati a sfondare, si sono presentati ieri due dei nuovi acquisti giovani della Spal, l’attaccante Simone Rabbi (foto) e il difensore Christian Dalle Mura. Il primo ha lasciato i rossoblù ed è ora al cento per cento spallino, il secondo è toscano e giunge in prestito dalla Fiorentina. Il bolognesissimo attaccante è stato presentato da Fabio Lupo come uno dei talenti più seguiti del calcio italiano: "E’ un giocatore da cui ci aspettiamo tutti un salto di qualità, date le sue caratteristiche sia di tecnica che di forza. Io ho grandi aspettative sul suo conto, e lui scegliendo la Spal ha preso una decisione importante, perchè era seguito anche da un paio di club di serie A medio-alta, ma ha visto in noi un club in grado di valorizzarlo al meglio. Rabbi è l’esemplificazione di quel che stavamo cercando, in quanto giovane forte che potevamo avere di proprietà per svilupparne il potenziale".

Ed ecco Simone: "Sono felice della mia scelta e spero di poter mostrare la fame di far carriera che mi porto dentro. La Spal l’ho affrontata in accesi derby con la Primavera negli anni scorsi, sfidando in autentiche battaglie che sentivamo molto Peda e Tunjov, che ora ritrovo. Sono per i passi graduali, uno dopo l’altro, e sono convinto che la B con la Spal dopo una stagione di C a Piacenza con 37 presenze sia ottima per me".

Caratteristiche?

"Mi vedo polivalente in avanti, perchè ho giocato da 9 ma anche da fantasista e da esterno sia a destra che a sinistra. Al di là della duttilità, mi piace andare vicino alla porta con i compagni, pressare alto e attaccare la profondità, ma so anche farmi vedere a prender palla. Mi definirei un giocatore di forza, velocità e grinta. Non sono una torre classica, preferisco attaccare lo spazio e poi calciare a rete".

La accreditano di una gran botta di destro…

"Così dicono, non tocca a me parlarne. Ma uso anche il sinistro senza problemi".

Cosa l’ha spinta proprio a Ferrara?

"Oltre a quel che ho detto, la grande fiducia che la società ha mostrato in me e il progetto tecnico della Spal".

A Piacenza come è andata? "Cinque gol e due assist. Volevo fare di più ma la mia prima stagione fuori dal settore giovanile è stata per me molto formativa e mi ha permesso di arrivare in una B che mi aspetto tosta e in cui dovrò adattarmi all’intensità alta che c’è. Ma sono molto motivato".

Come è possibile che uno dei potenziali attaccanti italiani di maggior talento si sia ritrovato svincolato?

"Al Bologna non ero tecnicamente svincolato, perchè avevo un contratto per due anni con l’opzione per altri tre. Dovevo decidere io e la mia scelta si è indirizzata sulla Spal perchè mi voleva fermamente e perchè preferisco fare uno step per volta".

A chi si ispira Rabbi?

"Il mio idolo indiscusso è stato Del Piero, un campione in campo e un signore fuori".

Curriculum in azzurro?

"Ho fatto il pre-europeo nell’under 17 e poi tre partite in under 18".

Preferenze per il numero di maglia?

"Fin qui ho adottato il 19, ma credetemi, è proprio l’ultimo dei problemi".

Mauro Malaguti