"Punto alla doppia cifra e mi ispiro ad Antenucci". Non ha paura a sbilanciarsi Nicola Rauti, attaccante biancazzurro classe 2000, cresciuto nel Toro e già passato in piazze importanti come Palermo e Pescara.
Qual è il suo ruolo esatto?
"La punta centrale è la posizione che prediligo, ma nel corso degli anni mi sono anche adattato. Sono cresciuto sia a livello umano che tecnico, quindi sono convinto che questa sarà una grossa esperienza per me. In tal senso, sono carico ed entusiasta".
A livello realizzativo pensa di dover crescere?
"Sono cosciente del fatto che un attaccante matura con l’età, quindi sono venuto a Ferrara anche per migliorare. Con il lavoro e con gli attributi, che penso di possedere, posso togliermi delle grosse soddisfazioni".
Si è posto un obiettivo personale?
"Arrivare in doppia cifra. A livello collettivo, invece, vorrei togliermi delle soddisfazioni. Ho compagni forti e alcuni hanno giocato nel calcio vero, quindi posso solo imparare da loro".
A proposito di compagni, la concorrenza in attacco sarà tosta…
"E’ vero, ma penso che questo mi possa essere solo da stimolo; la concorrenza è un fattore positivo per poter alzare il proprio livello. Io sono competitivo e farò di tutto per ritagliarmi il mio spazio".
Ha un idolo?
"Mi ispiro a Lautaro Martinez, ma ho sempre apprezzato molto anche Antenucci".
Ci parli della trattativa.
"E’ stata complicata, ma alla fine mi sono stupito dei tempi rapidi e sono felice di come si è conclusa. Vagnati mi ha parlato molto bene di questo ambiente e mi ha incentivato a venire alla Spal, anche se in realtà conoscevo già questa realtà".
Matteo Langone