Reggina e Spal, storie incrociate e tanti ex

Cionek, Missiroli e Gasparetto sono giocatori che hanno lasciato il segno in passato e che domenica saranno sul fronte opposto

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Quella del Granillo è innanzitutto una gara tra due squadre ambiziose, che nelle prime cinque giornate hanno conquistato una sola vittoria ma hanno i mezzi per puntare ad un campionato di vertice. Da una parte una matricola che ha fatto sognare i propri tifosi con un mercato grandi firme (l’ingaggio di Menez ha fatto inevitabilmente rumore), dall’altra un club determinato a tornare subito al piano superiore attraverso una sola stagione di purgatorio. La partita di Reggio Calabria però si intreccia con le storie personali di almeno tre giocatori che domenica prossima si ritroveranno di fronte squadre che porteranno per sempre nel cuore. In casa Reggina, i due grandi ex di turno sono Thiago Cionek e Daniele Gasparetto. Il polacco arrivò a Ferrara a fari spenti nel gennaio 2018 dal Palermo. Sembrava uno dei tanti giocatori di passaggio, invece nel giro di una manciata di partite contribuì a blindare la difesa spallina diventando un punto fermo in biancazzurro per due anni e mezzo. Con 78 presenze e due gol, un rendimento costante ma soprattutto attraverso determinazione e serietà, è riuscito a conquistare la stima e l’affetto dei tifosi. Uscendo quasi sempre a testa alta anche nell’ultima disgraziata stagione.

Era in scadenza di contratto, e carta d’identità ingiallita (34 anni) e ingaggio pesante hanno indotto la società a liberarlo. Ne ha approfittato la Reggina, che gli ha messo sul piatto un triennale e un ruolo da protagonista nel progetto amaranto. Nello scacchiere di mister Toscano è titolare inamovibile, e anche se non è al top a causa di un problema alla caviglia c’è da scommettere che stringerà i denti. Nella difesa calabrese, Gasparetto può invece essere considerato una seconda linea. Ha giocato le prime due gare di campionato, poi è rimasto a guardare disputando la partita di Coppa Italia col Bologna. Anche lui nella nostra città non sarà mai dimenticato: 89 gettoni e quattro gol in tre stagioni impreziosite dalla doppia promozione dalla Lega Pro a A. Non era il difensore più forte a disposizione di mister Semplici, ma su di lui si poteva sempre contare. Dentro e fuori dal campo, rappresentando uno dei cardini di un gruppo che ha fatto la differenza. A proposito, ha comprato casa a Ferrara, dove verrà a vivere alla fine della carriera. Tra i biancazzurri invece è Simone Missiroli il giocatore che sente di più il match di Reggio Calabria, la città nella quale è nato e cresciuto. Figlio di un ex giocatore della Reggina, il ‘Missile’ ha fatto la trafila nelle giovanili amaranto per poi affacciarsi al grande calcio con la stessa maglia tra il 2004 e il 2008 con 75 presenze in serie A. Qualche anno dopo tornò da protagonista in cadetteria, ma il suo talento lo ha portato nell’emergente Sassuolo. La scorsa estate si è parlato con insistenza di un suo ritorno a casa, con la Reggina che ha provato invano a strapparlo alla Spal. Per Cionek, Gasparetto e Missiroli è una vigilia carica di emozione, per loro quella di domenica non può essere una partita come tutte le altre.

Stefano Manfredini