Reggina-Spal, se il duello è generazionale

Esperienza contro giovinezza nella sfida particolare tra i due bomber, Galabinov e Colombo. Entrambi a quota due reti segnate

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di Stefano Manfredini

Quando nel 2008 Andrej Galabinov segnò il suo primo gol da professionista – in Lega Pro con la maglia del Giulianova, contro la Giacomense che qualche mese dopo divenne la sua squadra –, Lorenzo Colombo aveva appena cominciato a frequentare la prima elementare. Hanno quasi 14 anni di differenza i bomber di Reggina e Spal, che sabato prossimo si affronteranno allo stadio Granillo in un duello generazionale a distanza destinato a fare la differenza nell’economia del match.

Entrambi hanno realizzato due gol nelle prime tre giornate di campionato, e i tecnici Aglietti e Clotet fanno grande affidamento sulle loro capacità realizzative per il prosieguo della stagione.

Galabinov è nato a Sofia nel novembre 1988, ma fin da ragazzino ha girato l’Europa assieme ai genitori, giocatori della Nazionale bulgara di pallavolo. Nel 2005 a suo padre fu affidato l’incarico di allenatore della Pallavolo Modena, e da lì cominciò l’avventura di Andrej nel calcio italiano. Dalla Primavera del Bologna poi ha dovuto fare la gavetta in serie C, dal Giulianova alla Giacomense, e poi Lumezzane, Sorrento, Bassano e Gubbio. La sua carriera è improvvisamente decollata nella stagione 2013-14, quando in cadetteria ha realizzato la bellezza di 15 gol nell’Avellino. La serie B è la categoria che rappresenta la dimensione ideale di Galabinov, arrivato in doppia cifra per due campionati consecutivi nel Novara.

Ma il bulgaro – a segno due volte con la Nazionale maggiore del proprio Paese – è riuscito a timbrare il cartellino anche in A, firmando tre reti nel Genoa e altrettanti nello Spezia.

Il grande rimpianto di Galabinov è quello di non essersi potuto giocare in pieno le proprie carte nel massimo campionato con gli aquilotti, perché dopo una partenza da urlo – tre gol nelle prime due giornate – l’anno scorso si è dovuto fermare a causa di un grave infortunio. Da qui la decisione di scendere nuovamente in B, sposando il progetto della Reggina. E dopo essere entrato dalla panchina al debutto contro il Monza, negli ultimi due turni ha mostrato a tutti di essere tornato il bomber implacabile degli anni migliori gonfiando la rete con la Ternana (su rigore) e col Crotone (colpo di testa).

L’abilità nel gioco aereo è senza dubbio tra i punti di forza del centravanti bulgaro, che lo scorso gennaio è stato accostato con insistenza alla Spal. Il club biancazzurro poi ha virato su profili diversi, ma quello più interessante lo ha portato a Ferrara in estate.

Colombo ha appena 19 anni, ma ha tutto per diventare un grande attaccante. E nei primi turni di campionato ha dimostrato di avere la maturità per disputare un campionato cadetto da protagonista. Un gol strepitoso col Pordenone, poi uno da rapinatore d’area col Monza, e nella partentesi con la Nazionale under 21 uno decisivo da bomber di razza. Oltre a triangolazioni coi compagni, sponde e tanto lavoro sporco in fase di non possesso.

Le aspettative sulla punta di proprietà del Milan adesso sono alle stelle: reggere la pressione e confermarsi a questi livelli sarà il prossimo step di una carriera in rampa di lancio.