Spal, il rilancio delle mezzeali per cambiare

Il rendimento di Valzania e Proia non è ancora quello atteso. Servono gol dai centrocampisti

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Mauro

Malaguti

Ottima e in progresso, la Spal di Terni, meritevole anche di qualcosa più del punto conquistato. La cura De Rossi sta producendo effetti. Anche se qualcosa di più va ancora fatto in fase offensiva, si è posto rimedio alla emorragia di gol al passivo.

In sole quattro partite la Spal è passata dal detenere la quart’ultima peggior difesa a un solo gol in più della sesta, dunque i miglioramenti davanti a un Alfonso finalmente meno impegnato sono stati sensibili.

Al "Liberati" si è registrata anche una ulteriore crescita sul piano della capacità di stare in campo e di manovrare. Un po’ meglio è andata anche in tema di servizi a La Mantia e Moncini, e di intesa tra i due attaccanti: la Spal ha creato un maggior numero di occasioni, soprattutto dalle fasce, e la coppia si è aiutata.

Però sotto questo punto di vista rimane parecchio da fare, se si vuol lasciare l’arcipelago di destra della classifica. De Rossi ha avuto pure conferme dai giovani. Peda, Dalle Mura e Rabbi hanno risposto più che presente, e l’attaccante in particolare dovrebbe essere stabilmente salito nelle gerarchie, come già gli riuscì con Venturato.

Magari a partita in corso, è quello che più mostra di poter spaccare le partite, ed è l’unico velocista del pacchetto. A gennaio sotto questo aspetto andrà cercato almeno un altro giocatore in grado di mettere in crisi le difese e creare superiorità numerica con rapidità eo dribbling.

E’ curioso annotare per contro come negli ultimi anni la Spal sia stata vittima di una specie di "maledizione" delle mezzeali. Se si esclude l’exploit da doppia cifra di Valoti, qui già in serie A, sono giunti a Ferrara interni accreditati di buone capacità, anche realizzative, che per un motivo o per l’altro non hanno dato mai il contributo sperato. Da Murgia a Segre, da Da Riva a Crociata, e ora con Proia e Valzania, la Spal ha portato a casa - con diversi allenatori e in stagioni differenti - centrocampisti ammirati in altre società che non sono riusciti a sfondare. Di Murgia si sa tutto. Segre, futuro avversario in maglia Palermo, viene ricordato soprattutto per l’esagerata esultanza a un gol inutile, con la Spal già a capo chino per l’esclusione dei playoff.

Da Riva due gol li ha fatti, ma è stato tartassato dagli infortuni mentre Crociata ha deluso tout court. Valzania e Proia sono due giocatori di livello per la serie B, e fin qui, complici ritardi di forma, difficoltà di inserimento e acciacchi, hanno dato pochino. De Rossi si è dovuto affidare nelle ultime giornate a Maistro e a turno a Murgia, Zanellato, Zuculini e Tunjov.

Valzania rilanciato a Terni e Proia erano stati designati titolari pressoché inamovibili e stanno faticando a imporsi sulla scia dei loro predecessori allenati dai vari Marino, Rastelli, Clotet e Venturato.

Si è ancora all’inizio e hanno tutto il tempo per rifarsi e contribuire. La Spal li ricorda come avversari forti e prolifici e si aspetta da loro lo stesso rendimento che offrirono l’uno tra Cittadella, Vicenza e Brescia e l’altro a Cremona e Frosinone. I mezzi li hanno tutti, e il loro pieno recupero arricchirebbe non poco l’attacco della squadra di De Rossi.