Spal, in difesa si balla: spunta l’idea Fiordaliso

Per ovviare ai problemi del reparto, una soluzione può essere il 23enne ambidestro, ex Cremonese e Venezia con Tacopina e Lupo

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di Mauro Malaguti

Era tutto pronto, bello apparecchiato per una grande notte. Peccato che alla fine sia mancata solo… la Spal. L’atteso e inedito esordio di campionato nella serata di Ferragosto, quasi ottomila tifosi sugli spalti vogliosi di Spal dopo il colpaccio di Coppa a Empoli, la prima candelina sulla torta degli anni biancazzurri di Joe Tacopina: gli ingredienti c’erano tutti. E’ mancato proprio il piatto forte, ossia la prestazione della squadra di Venturato. Passi il risultato: una sconfitta sfortunata con gioco promettente sarebbe stata meglio tollerata. Il guaio è che la Spal si è del tutto lasciata surclassare dalla Reggina, e non soltanto nel punteggio. Solo sullo 0-3 ha avuto una reazione degna: l’aveva accennata in verità anche sullo 0-1, salvo subire un gol assurdo, per come è venuto. Per pura distrazione.

Bisogna sperare che si sia trattato soltanto di una serata storta di tutto il complesso, e che le lacune non siano organiche, strutturali. E’ verosimile che sia così, tanto povera è stata la prestazione di (quasi) tutti. Ascoli darà le prime risposte. Certo, Venturato dovrà analizzare bene l’accaduto, perchè essere poco concentrati alla prima di campionato è cosa rara: se c’è una partita che si affronta sempre al massimo è proprio quella che segna l’inizio di una stagione. Da salvare, di questo esordio in serie, B rimane invece poco o niente.

Allarma quel che già si era temuto alla vigilia. In difesa si balla. Arena ha qualità e anche personalità, non esperienza di categoria, e deve essere più cattivo nel non perdere palloni che poi costano cari. Varnier in precampionato è stato più fuori che dentro, e chiaramente per uno che viene da anni di infortuni non è un dato confortante. A sinistra Celia è ammirevole per impegno ma fatica sopratutto difensivamente: su quella fascia gli avversari che conoscono la Spal si riversano per sfondare ormai sistematicamente, e con Tripaldelli l’anno scorso non andò meglio.

Con la Reggina anche Dickmann, forse sulle ali dell’entusiasmo per il gol di Empoli, è andato spesso in libera uscita, e siccome la mezz’ala di riferimento per la copertura era il trequartista Mancosu, pure a destra si è ballato sotto i colpi del velocissimo Rivas, bene assistito da Giraudo e Liotti che in tre contro due han fatto i gradassi. Ora la società sta pensando di rimediare portando a casa dalla Cremonese Alessandro Fiordaliso (foto sopra), ambidestro scuola Torino che fu già a Venezia con Tacopina e Lupo, e che può occupare con successo anche il ruolo di difensore centrale ed è apprezzato per la grande duttilità. E’ un ’99, alto 1 metro e 84. C’è in corsa anche Fiamozzi, che però è più destro. Curiosità: Fiordaliso a gennaio era stato prestato al Vicenza che depositò il contratto oltre le 20 dell’ultimo giorno e dovette così rimanere a Cremona.

A Venturato spetta invece il compito di aggiustare il centrocampo: il reparto è affollato di giocatori con varie caratteristiche, e bisogna trovare la giusta miscela. Manca a dire il vero gente di passo corto, e non è da escludere che la società rimedi agganciando Luca Fiordilino, medianino siciliano del Venezia, lui pure noto alla dirigenza. Quanto al piccoletto in grado di saltare l’uomo, al momento Lupo confida molto in Rabbi, che però è un giovane tutto da scoprire, come lo stesso Rauti che gli è omologo per ruolo anche se differente per prerogative. Per Proia si deve decidere: si è fatto avanti anche il Perugia. Davanti ancora Moncini e La Mantia si stanno studiando. Il centravanti peraltro ha lottato come un leone trovando anche il gol della staffa. Ma nella serata i centrocampisti non sono mai stati in grado di servirgli palle giocabili, e così - nel primo tempo in particolare - la pericolosità è stata del tutto assente.