Spal, l’incontro saltato aumenta le incertezze

Si aspetta che Tacopina batta un colpo, lasciandosi alle spalle il passato e presentandosi alla città con un progetto serio di rilancio del club .

Un corto circuito in piena regola sull’asse Ferrara-New York ha incrinato ulteriormente i rapporti già tesissimi tra la tifoseria spallina e il presidente Tacopina. Non sarebbe stato Joe a fissare la data per l’appuntamento per l’incontro con gli ultras, il coordinamento Spal Club e il sindaco Fabbri, ma alcuni dei suoi collaboratori del club biancazzurro.

Si tratta di un dettaglio piuttosto rilevante, che confermerebbe da un lato la buona fede dei membri del tifo organizzato spallino, che confidavano nella possibilità di effettuare l’incontro chiarificatore ieri sera, e dall’altra la volontà di Tacopina di andare avanti per la propria strada.

Probabilmente con l’obiettivo di tornare nella nostra città e confrontarsi con la Curva Ovest e le istituzioni soltanto quando i programmi per la prossima stagione saranno finalmente chiari.

E non è nemmeno scontato che Joe intenda davvero farlo questo incontro, perché il comunicato societario terminava con una frase non proprio conciliante: "Ad oggi non ci sono date e condizioni disponibili per un incontro tra le parti".

È una guerra fredda che non conviene a nessuno, soprattutto ad un presidente che per continuare a fare calcio a Ferrara non può prescindere dal supporto dei propri tifosi.

Anche degli ultras, che piaccia oppure no rappresentano una componente molto significativa del popolo biancazzurro. Sull’altro fronte, in questo momento – dopo una disastrosa retrocessione in serie C e a poche settimane di distanza da scadenze importanti – è difficile pensare nell’immediato ad un’alternativa a Tacopina. Quantomeno nel calcio professionistico.

Al presidente va lasciato il tempo necessario per riflettere, riordinare le idee e presentarsi a Ferrara con un progetto di rilancio serio e in linea con le ambizioni di un club che fino a tre anni fa giocava in serie A.

Ma Tacopina non può permettersi di lasciar passare troppo tempo, perché la ferita della retrocessione e tutto quello che ne è scaturito è ancora aperta, ed episodi come il botta e risposta col gruppo Curva Ovest Ferrara non hanno certo contribuito a distendere i nervi.

Si aspetta quindi che Joe batta un colpo, lasciandosi alle spalle quello che è accaduto senza rancore, con la consapevolezza che dopo una bruciante retrocessione una tifoseria è legittimata a contestare la proprietà. Costruendo una squadra competitiva e in grado di lottare per la promozione, c’è da scommettere che Tacopina riacquisterà la fiducia della tifoseria.

A prescindere dalle scuse reciproche che a quanto pare nessuno è disposto a fare in questo momento.

Adesso bisogna solo pensare alla Spal e al prossimo campionato di serie C, una categoria nella quale bisogna assolutamente restare soltanto un anno. Tutto il resto è noia.

Stefano Manfredini

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