"Spal, meno errori tecnici a ridosso dell’area"

E’ quello che chiede mister Marino. Oggi al Mapei Stadium sarà senza Paloschi: "Solo un affaticamento, da domani sarà a disposizione"

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di Mauro Malaguti

Pasquale Marino a Reggio in Coppa contro il Sassuolo mancherà dei soli Viviani e Paloschi: "Sì – spiega il tecnico in conferenza – ma Paloschi lo fermiamo solo per precauzione, ha un affaticamento. Domani sarà a disposizione e lunedì sera conto di averlo".

Prevede un turnover importante?

"Ci saranno novità, rispetto alle ultime formazioni: devo gestire le energie di tutti perché ho due gare ravvicinate. Posso anche inserire a gara in corso qualche ragazzo, ma a patto di restare competitivi".

Marino contro De Zerbi è maestro contro allievo?

"E’ il nostro primo confronto tra allenatori. Non è vero che i nostri rapporti si siano deteriorati. Lui fu mio giocatore al Catania e io ci rimasi male perché ci lasciò per il Napoli dopo una promozione. Ma poco dopo lui si propose per tornare, quindi non si era rotto nulla. I rapporti sono sempre stati ottimi".

Che ne pensa?

"Diventerà allenatore di un grosso club. Il suo Sassuolo gioca un calcio tra i migliori d’Italia. Parte dal basso e palleggia anche dentro la sua area senza paura perché ha uscite dal pressing predeterminate e poi ti viene a sorprendere alle spalle negli spazi. Sa valorizzare al massimo i calciatori e sono questi i tecnici che fanno la fortuna dei club".

Cosa chiede alla sua Spal?

"Non dobbiamo solo limitarli nel palleggio, ma fare le nostre giocate riducendo gli errori tecnici a ridosso dell’area avversaria. Ne facciamo ancora troppi".

Berisha ci sarà?

"Si allena già da un po’ con la squadra e sta recuperando: è convocato e a disposizione".

Salamon sarà rimpiazzato?

"In difesa mi basta chi rimane. Okoli è stato tormentato da guai fisici ma ora sta bene e sarà il nostro rinforzo, perché l’ho avuto poco. E Spaltro allenandosi coi Vicari e Tomovic migliora di giorno in giorno".

Dispiaciuto dell’addio del polacco?

"Molto, è un professionista serio. Ma quando uno può tornare a casa sua da dove è partito, non ci si deve opporre. Per fargli saltare un trasferimento così dovrei dargli garanzie di impiego che in questa fase non sono in grado di dargli".

Arriverà Mora?

"E’ ancora un giocatore dello Spezia e non ne parlo".

Seba Esposito andrà via?

"Qui è stato penalizzato dal ruolo, per come giochiamo noi. Nella sua testa credo abbia deciso di andare via, dove può trovare soluzioni tattiche che gli consentano di esprimere le sue tante qualità. E’ ancora in organico, ma sapendo da tempo che ha volontà di andare, preferisco puntare di più su chi vuol rimanere".

La sosta la spingerà a novità tattiche?

"No. Non sono i numeri che contano, ma l’atteggiamento. A volte cambio qualcosa per esigenze di una singola partita. A Frosinone mi serviva un mediano basso e mi sono messo a tre in mezzo avvicinando le due punte. Difesa a tre, due esterni, mediani in linea e fantasia nei tre davanti. A volte inverto le carte perché pretendo una certa elasticità. Ma continuiamo sulla via intrapresa. A meno che il mercato non porti giocatori in grado di fare la differenza che mi obblighino ad altro: ad ora il problema non esiste".

Mora può indurla a cambiare?

"Se arriva, lui sa giocare benissimo anche nella mediana a due. Sono altre le cose su cui dobbiamo applicarci".

Ad esempio?

"Abbiamo ancora tante frecce non del tutto sparate al nostro arco, ragazzi che per Covid o altri problemi non si sono espressi al loro massimo. A partire da Berisha, che è il miglior portiere di questa serie B e che abbiamo avuto poco, anche se Demba lo ha sostituito abbastanza bene".