STEFANO MANFREDINI
Sport

Spal, oggi l’esclusione ufficiale della Figc. Due alternative al lavoro, ma dipende da Joe

Se Tacopina molla, si aprono le porte del fallimento e di un nuovo bando per le cordate interessate: il gruppo X Martiri e quello di Mattioli

Tacopina e il suo socio Follano non hanno ancora spiegato le loro intenzioni, tenendo così in sospeso anche il destino della Spal e dei suoi dipendenti

Tacopina e il suo socio Follano non hanno ancora spiegato le loro intenzioni, tenendo così in sospeso anche il destino della Spal e dei suoi dipendenti

È il giorno del Consiglio Federale della Figc, che sancirà l’esclusione della Spal dal calcio professionistico. Dopo aver inviato in maniera incompleta e quindi irricevibile la domanda di iscrizione al campionato di serie C e aver ricevuto l’inevitabile bocciatura da parte della Covisoc, il club biancazzurro attende il verdetto della Federcalcio con la rassegnazione di chi ha già perso da tempo le speranze. Proprietà e dirigenti hanno anche deciso di rinunciare alla possibilità di presentare il ricorso al Collegio di Garanzia del Coni, prendendo atto della situazione e dell’impossibilità di vincerlo. Dalle parti di via Copparo adesso si attende soprattutto la decisione di Joe Tacopina: staccare la spina imboccando la via del fallimento oppure tenere a galla la società con la speranza di cederla successivamente e ripartire da un campionato dilettantistico non meglio precisato? Nessuno in casa Spal si sbilancia, e nemmeno sa cosa augurarsi. Anche perché se da un lato i tifosi sperano nel fallimento del club, dall’altro dipendenti e creditori guardano a questa prospettiva con un certo timore.

Legate a doppio filo a questa scelta ci sono due questioni importanti e delicate, quelle dei contratti di convenzione di stadio Mazza e centro sportivo Fabbri e del marchio. Il presidente Tacopina e il suo socio Marcello Follano avevano chiesto un’altra settimana di tempo per rompere gli indugi, ma la decisione potrebbe anche arrivare tra oggi e domani. È evidente che se l’avvocato di New York gettasse la spugna, il percorso di nascita della nuova Spal diventerebbe in discesa per il Comune di Ferrara che comunque non tornerà sui propri passi. L’amministrazione comunale, rappresentata dal sindaco Fabbri e dall’assessore allo Sport Carità, non ha intenzione di scendere a compromessi con l’attuale proprietà americana, anzi non vede l’ora di presentare il bando per individuare le persone a cui affidare il progetto di ripartenza. Tra domani e lunedì prossimo si dovrebbe partire ufficialmente, poi nel giro di una settimana verrà effettuata una scelta definitiva. Al momento, seppur in maniera ufficiosa, risultano ai nastri di partenza due gruppi determinati a prendere le redini della Spal e portarla immediatamente dall’Eccellenza alla serie D. Uno capitanato da Walter Mattioli, un nome che a tutti i tifosi biancazzurri è subito venuto in mente dopo il fallimento sportivo della Spal di Tacopina. L’ex presidente ha dato la propria disponibilità a impegnarsi, e risulta che stia lavorando sodo per presentarsi davanti all’amministrazione comunale con solide garanzie. Lo stesso vale per i rappresentanti della X Martiri, che hanno coinvolto diversi imprenditori ferraresi pronti a investire nel progetto. Sarà lotta e due oppure si presenteranno altre cordate?

Stefano Manfredini

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