Spal, Peda determinato: "Vogliamo i playoff"

Il difensore polacco non sarà domani a Brescia perché squalificato, ma è fiducioso: "La stagione è lunga e possiamo risalire"

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FERRARA

Black Friday a tinte biancazzurre allo Spal Store di via Mazzini, dove i tifosi hanno abbracciato Andrea La Mantia e Patryk Peda che non saranno a disposizione a Brescia a causa della squalifica per una giornata rimediata da entrambi dopo la gara col Benevento. Due assenze pesanti, ma il difensore polacco è convinto che al Rigamonti la Spal disputerà una grande partita. "Mi dispiace molto non poter aiutare la squadra a Brescia – assicura Peda –. Ci tenevo ad esserci, invece quel cartellino rosso mi costringerà a restare fuori. In ogni caso, sono convinto che faremo una gran bella partita. Del resto, ci siamo preparati al meglio e poi conosciamo bene Clotet. La sua presenza può rappresentare un piccolo vantaggio, però va detto che pure lui conosce perfettamente diversi giocatori spallini: sarà una sfida interessante".

Dopo un terzo di campionato, la Spal ha solo un punto di vantaggio sulla zona playout. Dobbiamo preoccuparci?

"No, il campionato è lungo e possiamo tranquillamente arrivare in zona playoff: vogliamo andare in serie A".

Si aspettava di diventare un titolare inamovibile della Spal?

"Ho lavorato sodo per farmi trovare pronto. La scorsa stagione ho collezionato 13 presenze, invece quest’anno inizialmente non ho giocato tanto. Ma non ho mai smesso di crederci, e da Cittadella in poi ho disputato cinque gare di fila dal primo minuto. Trovando anche il gol col Cosenza: non resta che continuare così".

A proposito, cosa ha provato realizzando il primo gol in biancazzurro al Mazza?

"Ormai mi sento ferrarese d’adozione: da quando sono venuto in Italia, questa è diventata la mia città. E segnare nel nostro stadio, sotto la curva Ovest, è stata una sensazione fantastica: era il primo gol in serie B e farlo in quel contesto è stato il massimo".

Ultimamente la difesa è diventata un punto di forza della Spal...

"Vero, anche grazie al cambio di modulo che prevede tre centrali. Io sono quello di destra e mi trovo benissimo, ma tutti stanno interpretando al meglio il nuovo sistema di gioco. E poi il perno centrale è Meccariello, un punto di riferimento di grande esperienza che mi può aiutare a crescere ulteriormente". Sotto quale aspetto ritiene di dover crescere?

"Soprattutto tatticamente, ma non solo".

Cosa si prova ad avere un allenatore come De Rossi?

"Naturalmente sono contento del suo arrivo, e non solo perché sto giocando tanto. Con lui sono cambiate tante cose, e poi c’è uno staff tecnico eccezionale. De Rossi me lo ricordo bene anche da calciatore: mi è sempre piaciuto il calcio italiano, da bambino seguivo le partite e un appassionato non può non conoscerlo".

Stefano Manfredini