Spal, servono conferme e il bottino pieno

Dopo la bella prova (ma senza reti) di Terni, contro il Benevento al Mazza è l’occasione per dare una spallata alla classifica prima della sosta

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Ripetere la prestazione sfoderata sabato scorso sul campo della Ternana, possibilmente riuscendo a realizzare almeno un gol. È questo l’obiettivo della Spal contro il Benevento, nella gara che chiude la prima fase della gestione De Rossi. Proprio così, perché dopo il match coi sanniti il campionato di serie B si fermerà fino all’ultimo weekend di novembre, quindi Esposito e compagni sono chiamati a gettare ogni energia per poi ricaricare le pile in vista del rush finale che porterà fino al giro di boa. Il bilancio di DDR sulla panchina biancazzurra finora è sostanzialmente positivo: una vittoria col Cosenza e tre pareggi che hanno lasciato sentimenti contrastanti. L’ultimo ottenuto al Liberati ha trasmesso al tempo stesso rabbia e autostima, oltre alla consapevolezza che giocando gare come quella contro la squadra di Lucarelli difficilmente si esce dal campo senza aver fatto bottino pieno. Adesso però servono conferme, e magari i tre punti, contro il Benevento. Un avversario da prendere con le molle, partito con l’obiettivo minimo di un piazzamento playoff e ritrovatosi in zona retrocessione. È difficile pensare che con un organico del genere a disposizione i sanniti lotteranno davvero per salvare la categoria, ma quando si inanella una striscia di otto turni consecutivi senza vittorie la classifica diventa una montagna da scalare. L’ultimo successo delle streghe risale al 3 settembre, quando sulla panchina sedeva ancora Caserta. Il club giallorosso poi ha provato a dare la scossa affidando la squadra ad un personaggio del calibro di Cannavaro, che al momento però non è riuscito a cambiare l’inerzia di una stagione quantomeno deludente.

Il capitano della Nazionale campione del mondo schiera un 3-5-2 che somiglia molto a quello di De Rossi, quindi si profila una partita a specchio, con tanti duelli individuali destinati a fare la differenza. Il tecnico della Spal punta forte sulla difesa che da quando è arrivato ha subito appena un gol (su palla inattiva) in quattro partite. Ballottaggio sulla fascia sinistra tra Celia e il rientrante Tripaldelli, mentre in linea mediana Murgia torna dalla squalifica e si candida a riprendere il proprio posto al fianco di Esposito e Maistro (Proia e Valzania sono le alternative). I giocatori più attesi però sono La Mantia e Moncini, ai quali si chiedono i gol necessari a mettere ko le streghe. Il primo non segna da due mesi, mentre il secondo ha giocato le ultime tre stagioni proprio in giallorosso, quindi c’è da scommettere che ad entrambi le motivazioni non manchino.

Stefano Manfredini