Tacopina: "Venezia, che ricordi Sono legato a città e giocatori"

"Dalla promozione in B alla festa lungo il Canal . Grande. Con Niederauer. poi visioni contrapposte"

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Quella tra Spal e Venezia è anche e soprattutto la partita di Joe Tacopina, che dal 2015 al 2020 è stato presidente del club arancioneroverde trascinandolo dalla serie D alla cadetteria.

"Sul campo sarà una partita come le altre, che mette in palio tre punti – spiega il presidente Tacopina al Corriere del Veneto –. È chiaro che fuori dal campo mi porta sensazioni difficili da descrivere, per i cinque anni trascorsi a Venezia. Una traccia indelebile sulla mia vita professionale. Ho tantissimi ricordi belli: ci siamo tolti tante soddisfazioni vincendo i campionati di serie D e C, oltre alla Coppa Italia, poi abbiamo sfiorato la promozione in A.

Non posso dimenticare la festa per la promozione in serie B lungo il Canal Grande, sulle gondole, in trionfo assieme ai tifosi. Una sensazione unica, così come la vicinanza del sindaco Brugnaro, una persona con cui ho legato particolarmente e con cui mi sento ancora. Il momento più brutto invece è legato alla retrocessione, prima della riammissione in cadetteria, e poi la separazione col Venezia. Con Niederauer c’erano visioni opposte quasi su tutto. Ad un certo punto ti rendi conto che non puoi andare avanti, e abbiamo deciso di separarci: ognuno è andato per la sua strada, ma nessuno potrà mai cancellare le cose fatte insieme e i risultati ottenuti.

Ci sono molti giocatori a cui sono rimasto legato, anzi con la stragrande maggioranza ho mantenuto i rapporti. Uno su tutti, Franco Zuculini: è stato con me a Bologna, a Venezia e adesso a Ferrara. Una persona eccezionale e un giocatore che ha un’importanza enorme. Ma ce ne sono tanti altri che mi piace ricordare, da Falzerano a Di Mariano, passando per Audero".

A Ferrara, il presidente Tacopina ha fortemente voluto con sé una serie di collaboratori di quel Venezia. "Dante Scibilia e Veronica Bon mi hanno seguito dal primo momento nell’avventura veneziana – ricorda –, e appena ho potuto li ho ripresi con me.

Anche Fabio Lupo e Armando Ortoli li ho rivoluti: sono tra i fautori della rinascita del Venezia. Quando il Venezia è salito in serie A ho provato una grande gioia per la città e la tifoseria: c’erano tanti giocatori che avevamo scelto io e Lupo: penso a Ceccaroni, ad Aramu e Fiordilino, tanto per fare alcuni esempi. La strada era quella giusta, ed è stato compiuto l’ultimo step. Ho un legame fortissimo anche coi tifosi: quando torno a Venezia vengo fermato, mi chiedono una foto, sento molta gratitudine. Il match del Mazza? Non faccio pronostici. Tiferò Spal, perché è giusto così, ma Venezia rimarrà sempre nel mio cuore".

s. m.