"Tanto divario, ma la Spal farà bella figura"

La vigilia di Marino: "In attacco siamo in pochi e darò spazio a Seck dal primo minuto. Di Francesco? Se parte, verrà sostituito"

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Pasquale Marino a Torino non avrà i soli Di Francesco e Tumminello, che per giunta è squalificato in Coppa: "La priorità va al campionato – ripete il tecnico – e quindi farò qualche alternanza e qualche staffetta per risparmiare energie in vista del Monza. Un po’ come feci col Sassuolo".

Non siete tantissimi in attacco, al momento…

"Sì, e voglio risparmiare Paloschi che ha giocato tutta la gara a Cremona. Floccari invece è stato in campo meno di mezz’ora ed è l’unico che mi rimane, ma non è per questo che gioca… Poi ho deciso di schierare Seck dal 1’".

E Moro?

"Sta crescendo, come anche Viviani".

E’ vero che rinuncerà ai cannoli siciliani per una settimana se passa il turno? Mica si spreca, eh…

"E’ che io ne sono molto goloso e per me sette giorni senza sono tanti. Ne ho fatto una scorpacciata in Sicilia e me ne sono portati su come scorta. Scherzi a parte, sono realista: il divario tra Juve e Spal è ampio ma cercheremo di far bella figura".

Mora? Berisha?

"Devo valutare bene, i giocatori di movimento sprecano più forze dei portieri. Mora gioca, ma non so ancora se dall’inizio e per quanti minuti".

D’Alessandro lo convoca?

"No".

Dispiaciuto se parte anche Di Francesco?

"Sono sereno perchè eventuali sacrifici possono permetterci di rafforzarci in ogni reparto: so che se parte qualcuno sarà sostituito. Poi dipende da aspetto economico, volontà della società e del giocatore. Lui per noi è importante quando è in condizione, ha fatto ottime gare ed è un po’ calato alla fine degli impegni ravvicinati perchè veniva da mesi di stop".

Senza pressioni farete meglio?

"Sì, potremo liberare la mente e diventare sbarazzini e anche belli da vedere, mentre se giochiamo con paura ci mettono li".

Marino ha un buon palmares contro la Juve, vero?

"La speranza è l’ultima a morire ma rimango realista. Poi i miei amici sono juventini e mi gufano…".

Un passo indietro: Cremona? Come spiegare il persistente mal di trasferta?

"Possono essere tanti i motivi, nell’ultima gara anche carenza di brillantezza fisica per un certo tipo di lavoro non smaltito. E quando non siamo brillanti e lucidi concediamo troppo, anche sui piazzati dove di solito siamo attenti. Archivio la gara nel novero delle 4-5 brutte che in un anno capitano a ogni squadra forte. Una giornataccia, punto e a capo. Ma sono convinto che il problema lo risolviamo. In fondo, siamo a un punto dalla promozione diretta".

Mauro Malaguti