"Tassi Group, per noi è uno scontro diretto"

Stefano Rajola, ex Carife ai tempi di Mc Intyre, è l’allenatore di Chieti: "A Ferrara una stagione speciale, ora abbiamo lo stesso obiettivo"

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Una carriera da allenatore iniziata da pochi anni, che gli ha già regalato la gioia di una promozione in A2 con la sua Pescara, e la sensazione che la sua grinta e la sua conoscenza del gioco, che ha dispensato per anni sul parquet, gli saranno utili anche in panchina. Stefano Rajola oggi è tornato in Abruzzo, a casa sua, e guida Chieti a una difficile salvezza, un po’ come la Tassi Group. Ha due punti in classifica, l’ex Basket Club della stagione 20032004, quella di Terrell Mc Intyre, ma sa che la strada è ancora molto lunga.

"Contro Ravenna abbiamo vinto bene e con un margine netto – spiega Rajola – peccato invece per quella prima giornata, persa in volata a Cividale giocando senza uno straniero. Potevano essere due punti in più molto preziosi".

Un campionato spaccato in due fasce, è d’accordo?

"Sicuramente ci sono 5-6 formazioni decisamente più forti e più ricche di altre, ed altre invece con un budget più risicato che dovranno lottare per evitare queste cinque retrocessioni. Nel calderone, con noi e Ferrara, metto 7-8 squadre".

E domenica con la Tassi Group è già scontro diretto.

"Uno dei tanti in questa stagione. Il Kleb ha perso due partite, ma giocava contro Udine e Pistoia, questo non va dimenticato. Ovvio che a zero punti si sta male, però dopo due giornate conta anche chi hai affrontato".

Dopo stagioni importanti da giocatore, sei tornato a Chieti.

"Sì, qui ho giocato quattro anni e sono orgoglioso di essere stato chiamato. E’ un anno di rilancio per Chieti e un riscatto per me, dopo che nel 2019 vinsi la B a Pescara ma non potei allenare in serie A2 perchè il club venne escluso".

Riavvolgiamo per un attimo il nastro di diciotto anni fa? Tre soli mesi in maglia Carife, emozionanti e vincenti.

"Come no. Arrivai a febbraio, mi voleva la Virtus ma scelsi il Club e vincemmo subito 10 partite su 11. C’era Mc Intyre e una squadra molto forte, arrivammo secondi in regular season ma in semifinale playoff trovammo proprio la Virtus di Charles Smith, che fu inarrestabile. Ma sono ricordi molto belli, come la serie playoff col Fabriano di Drew Nicholas. A fine anno andai in serie A1 a Teramo, ma quei tre mesi furono bellissimi per me".

Mauro Paterlini