Tassinari, emozione forte: "Per me è un ritorno a casa"

Migration

E’ uno dei talenti centesi che in questi anni sta facendo su e giù lungo lo stivale, facendosi apprezzare per il suo modo di giocare, per il suo stile e per l’impegno che ogni volta mette in campo. A Cento, Andrea Tassinari lo conoscono tutti e, domenica, la sua città è pronta ad accoglierlo, da avversario, ma con le braccia spalancate. Si, perché il "Tasso" dalle parti del Guercino ci è cresciuto, ed è qui che ha iniziato a far rimbalzare quel pallone con cui oggi, a 26 anni, continua a regalare giocate da lasciare a bocca aperta chi sugli spalti ha potuto apprezzarlo nelle ultime stagioni. Quest’anno, dopo tante esperienze in B, l’ultima con Rimini che ha trascinato alla promozione, è tornato fare il salto in A2: una categoria assaggiata solamente una volta a Imola, da Under, ormai sei anni fa.

"Incontrare Cento, da centese, è un’emozione unica, e poi giocare a casa è sempre bello. Conosco metà della curva e trequarti del palazzetto, con molti dei ragazzi che saranno presenti domenica ci sono cresciuto e ho trascorso tanti momenti della mia infanzia. Per me sarà bellissimo ritrovarli tutti: partite di questo tipo fanno bene all’anima – commenta Tassinari, che come Moraschini e Cortese non è mai riuscito ad indossare la canotta della propria città. Tre figli di Cento che però hanno radici indistruttibili con questo ambiente –. E’ la terza volta che incontro Cento in carriera, le due precedenti risalgono ai quarti di finale playoff di B del 2018, quando indossavo la maglia della Sangiorgese: la Benedetto vinse 2-0 la serie e poi conquistò la prima storica promozione in Serie A. A settembre in Supercoppa ero infortunato, domenica invece riuscirò a godermi questo momento". Una maglia sognata quella biancorossa, ma soltanto sfiorata in carriera. "Da quello che so io, un’estate ci sono stato davvero vicino, ma a quel tempo avevo già firmato per un’altra squadra. Da qui alla fine della mia carriera, anche a costo di pagare il tesseramento, voglio giocare con questa maglia". Scherza il "Tasso", ma neanche troppo, perché quando si mette in testa una cosa difficilmente riesci a fermarlo"Dobbiamo salvarci e non guardiamo in faccia a nessuno. Abbiamo perso due partite, ma con avversarie forti, e Cento non sarà da meno. Come clima ci aspetta una partita stile domenica con Forlì, ma dove saremo noi a giocare in trasferta, per cui testa bassa e massima attenzione per tutti i 40 minuti, poi si vedrà".

Giovanni Poggi