Top Secret, c’è un Vildera in più "Proviamo a prendere il 4° posto"

"Treviglio dispone di giocatori del calibro di Rodriguez e Corbett, senza dimenticare il peso di Brian Sacchetti"

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Alla vigilia dell’ultima giornata della fase ad orologio, la Top Secret può sorridere per il rientro in gruppo di Giovanni Vildera, fermo da due mesi a causa di una lesione subtotale alla fascia plantare e pronto a dare il suo contributo già dalla sfida di domani con Treviglio, decisiva per il piazzamento playoff dei biancazzurri: "A meno di imprevisti dell’ultima ora sarà dei nostri – conferma l’assistente Nando Maione –, ha iniziato ad allenarsi coi compagni da questa settimana e sta facendo un passettino alla volta. Anche se l’abbiamo trovato un po’ indietro di condizione, lui stesso ci ha detto di sentirsi a suo agio. Per quanto riguarda Fabi e Campani, invece, continuano a fare lavoro differenziato e cerchiamo di recuperarli il prima possibile".

Il match di domani contro l’ex di turno Brian Sacchetti sarà decisivo per entrambe le formazioni: se Treviglio vuole legittimare con una vittoria il quarto posto nel girone verde, Ferrara intende invece strapparlo a Chiusi nel rosso. "L’obiettivo è quello di vincere, come in tutte le partite, e in questo caso puntare al quarto posto – commenta Maione –, ma arrivare quinti non sarebbe assolutamente un dramma. Non dimentichiamoci che questi ragazzi hanno fatto qualcosa di straordinario, è da inizio stagione che stanno tirando la carretta in mezzo a una miriade di problemi fisici, non era una cosa scontata. Si sono sacrificati per tutto l’anno, non tirandosi mai indietro, il quarto posto sarebbe meritato e proveremo a conquistarlo, ma sappiamo che non dipende solo da noi". Che avversario sarà Treviglio? "È una squadra che ha tante soluzioni nell’uno contro uno – conclude l’assistente di Leka –, a partire da giocatori come Rodriguez e Corbett, senza trascurare Miaschi. Lo stesso Sacchetti è un lusso per la categoria. Allo stesso tempo è formazione molto solida, con un quintetto che non ha nulla da invidiare alle prime della classe. In ogni caso dobbiamo pensare a noi stessi, andremo là per imporre la nostra filosofia di gioco".

Jacopo Cavallini