Torna l’entusiasmo e un pubblico record

Nell’ultimo turno solo Palermo-Genoa con 23mila spettatori ha fatto meglio dei 9.700 tifosi di Spal-Venezia. E l’1 ottobre arriva il Grifone

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In attesa di capire a quale traguardo potrà davvero ambire, un obiettivo importante la nuova Spal l’ha già centrato. Riaccendere l’entusiasmo del popolo biancazzurro e riportare il grande pubblico al Mazza. Già, perché da febbraio 2020 – quando nello stadio di corso Piave si disputò l’ultima gara prima della pandemia, contro la Juventus campione d’Italia – i biancazzurri non avevano mai giocato una gara casalinga davanti ad una cornice come quella di domenica scorsa. Alla partita col Venezia hanno assistito la bellezza di 9.781 spettatori, un’affluenza che negli ultimi anni da queste parti non si era mai registrata. Nell’ultimo turno di serie B, solo a Palermo per il match tra i rosanero e il Genoa (23.643 presenze) sono stati superati i numeri del Mazza. La tifoseria spallina ha battuto quelle di Modena (9.232), Cosenza (9.149), Parma (8.867), Benevento (8.860) e Pisa (7.337), giusto per citare le piazze dove si sono registrati i numeri più significativi. Il pubblico biancazzurro è sempre stato vicino alla squadra di Venturato, ma è chiaro che in questo senso i risultati tendono a fare la differenza. Al debutto contro la Reggina sugli spalti del Mazza c’erano infatti 7.489 spettatori, che sono diventati 7.839 contro il Cagliari e 9.781 contro il Venezia. E c’è da scommettere che dopo la sosta, sabato 1 ottobre, in occasione del big match contro il Genoa verrà sfondato ampiamente il tetto dei 10mila. Sfruttando anche il prevedibile arrivo a Ferrara di tantissimi supporters rossoblù.

Dopo la retrocessione in serie B, faceva un certo effetto vedere lo stadio mezzo vuoto. Il sequestro di alcuni settori dell’impianto e le restrizioni causate dal Covid-19 hanno sicuramente pesato, ma non va negata una progressiva disaffezione di una porzione consistente di pubblico. La scorsa stagione per esempio sono stati appena 4.100 gli spettatori che mediamente hanno assistito alle gare casalinghe di Vicari e compagni, con punte negative di 2.500 presenze. Soltanto per l’ultimo incontro contro il Frosinone, anche grazie ai prezzi popolari decisi dalla società, è stata superata quota 7mila. Davvero troppo poco per una tifoseria appassionata come quella spallina, che in estate però è tornata ad abbonarsi in massa e coinvolgere anche una serie di ‘occasionali’ che si erano momentaneamente allontanati dalla squadra. Ad Esposito e compagni il compito di non disperdere questo patrimonio, continuando a macinare vittorie ma soprattutto sfoderando prestazioni gagliarde come quelle delle ultime quattro giornate. Del resto, a prescindere dai risultati e dalla classifica, la curva Ovest ha sempre preteso soltanto ‘gente che lotta’, una caratteristica che alla nuova Spal non sembra davvero mancare.

Stefano Manfredini