Tramec nel lotto delle grandi Sabato a Udine per il primato

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Con Udine e Forlì, a contendersi il ruolo di capolista dopo le prime tre giornate di campionato, c’è anche la Tramec di Mecacci. E’ una Benedetto che sorprende, ma neanche troppo a dire la verità, perché chi in questi anni ha avuto modo di seguire da vicino questo gruppo, sa bene cosa è capace di fare e dove è in grado di arrivare. Meglio quindi definire il primo mini-spezzone di stagione regolare, un’altra straordinaria tappa di un cammino cominciato tre anni fa in B e proseguito a suon di successi e soddisfazioni, per nulla che scontato. E soltanto pensare che sabato sera in anticipo a Udine, Cento possa giocarsi il primo posto solitario almeno per una notte, basta per capire la portata del lavoro che stanno facendo Mecacci e i suoi. Intanto, grazie al successo nel derby su Rimini (battuta due volte su due, pur con interpreti diversi rispetto alla Supercoppa e con Zilli sempre assente), la Tramec ha messo in cascina altri due punti, mantenendo consolidata la propria imbattibilità: l’anno scorso invece, di questi tempi, si parlava della prima vittoria dell’anno, dopo due ko consecutivi. Ad oggi, lo score totale tra campionato e Supercoppa parla di sei vittorie ed una sola sconfitta, contro Cremona ai quarti, ma senza Archie e Zilli, e giocando per tre quarti alla pari di quella che attualmente è la prima forza solitaria del girone verde, nonché l’indiziata numero uno al ritorno in Serie A. Tutti dati che testimoniano quanto la Benedetto stia facendo bene. "Siamo stati bravi ad aggiustare la difesa nella seconda parte del match: dal terzo quarto in poi, siamo tornati ad essere noi stessi – così ha commentato nel post-gara Federico Zampini (foto, domenica per lui 13 punti e 5 assist), sottolineando come la difesa, anche quando le cose in attacco funzionano a rilento (vedi le percentuali dall’arco e ai liberi), è sempre l’arma in più di questo gruppo. E anche il problema delle palle perse è stato risolto: dalle 20 di Chiusi, alle sole 5 di domenica –. Loro sono partiti aggressivi, come ci aspettavamo, e ci hanno allontanato con un break importante. Ma siamo riusciti a tirarci fuori da questa situazione da squadra, facendo quello step decisivo nella nostra metà campo, che ci ha consentito di contestare un maggior numero di tiri e di limitarli definitivamente nell’ultimo quarto. E’ stata la difesa a permetterci di ruotare meglio anche in attacco: la condivisone della palla è stata una delle chiavi della partita, nel secondo tempo tutti quanti ci siamo sentiti coinvolti in ogni azione offensiva".

Giovanni Poggi